mercoledì 19 aprile 2006

parole, parole, parole

La scrittura mi rende prolisso. E' inutile, mi prende la mano e non mi fermo facilmente, almeno quando ho un minimo di ispirazione o voglia di scrivere qualcosa. Con buona pace di chi si stanca di leggere le cazzate che scrivo - anche qui - a metà... però non riesco a rinunciare al tocco... armonico... che può dare una frase corposa, o a deviare un po' dal discorso.
Probabilmente nella mia linea di antenati ci deve essere stato un Ent, che per gli ignoranti in materia sono i pastori di alberi del Signore degli Anelli, secondo i quali una cosa non ha bisogno di essere detta se non la si può dire con tante parole. O forse è per compensare la mia scarsa attitudine a parlare per lunghi discorsi, mia madre non mi dà dell'orso senza motivo, quindi mentre scrivo sono portato a mettere tutti i vocaboli che non dico.
E poi, forse è la mia educazione biblio-musicofila. Preferisco di gran lunga le opere di ampio respiro (certo, se sono belle, a tre quarti dei Demoni di Dostoevskij avrei preferito mi dessero fuoco piuttosto di continuare a leggere), che raccontino una bella storia. Non mi spaventano i malloppi da un migliaio di pagine. Mi è piaciuto molto il già citato Signore degli Anelli anche se ho preferito il Silmarillion. Quest'inverno, grazie anche alle trenta ore di volo A/R dalla California, ho letto tutta di un fiato la saga di Harry Potter, non eccelsa ma molto piacevole nel quarto e quinto volume. Mi piacevano molto i poemi cavallereschi medioevali, in testa l'Orlando Furioso, che piccolo non è. La Commedia è un po' troppo ostica da tradurre e ha un po' troppi significati da considerare, però la lunghezza non mi spaventa. Ho adorato le opere omeriche, specialmente l'Iliade, tradotte in prosa. L'intera opera di Lovecraft, che pure scriveva racconti relativamente brevi ma con sfondo comune, mi affascina terribilmente, e comunque preferisco il suo paio di opere più lunghe (il Kadath e soprattutto le Montagne della Follia). Poeticamente, ho gran piacere a leggere Leopardi per esempio, che non lesina parole.
Certo, c'è un limite a tutto, non sopporto Marinetti e penso che la Coscienza di Zeno sia la cosa più oscena mai stata scritta: non si può andare avanti per un libro intero a parlare del niente più assoluto, e cercare di farlo leggere nelle scuole è un crimine contro l'umanità. Dixit!
E anche le canzoni. Apprezzo tutti quelli che più che cantautori o cantanti possono essere definiti come cantastorie. De André, Guccini, Vecchioni per restare in ambito nazionale. I Dire Straits, molto di Springsteen, Dylan. Forse è anche il motivo per cui sono poco convinto della musica di oggi. Le regole del mercato attuale impedirebbero la realizzazione di una Desolation Row (9 minuti abbondanti di canzone senza ritornelli, ma con un potere evocativo straordinario).
Ed anche tra voi miei colleghi bloggers, non nascondo il mio debole per le (dis)avventure di Penultimo, o per la straordinaria capacità di coinvolgimento della Ragazzachesono, senza nulla togliere a tutti gli altri miei contatti, che mi piacciono per altre ragioni, ma cui forse manca quel tocco da narratore (se dopo questa volete insultarmi, liberi di farlo :), me la sono cercata. Per i due citati, fanno 50 euro a testa :D), o almeno in maniera continuativa.
Così, anche nelle cosette che scrivo io quando mi sento in forma cerco di riversare quel po' di... armonia, come se tentassi di avvolgere e cullare chi mi legge allo stesso modo in cui vengo cullato ed avvolto io dalle mie migliori letture. Anche se ci riuscissi solo in parte sarebbe una grande soddisfazione... ma se mi avvertite che l'effetto sortito è quello di Svevo, vi prego di sopprimermi all'istante!


Commenti originali

  • ciao colui,
    per stavolta non ti insulto... mi dirai in sede separata per quale ragione continuo a piacerti (malgrado la mia lingua a volte tagliente e i miei gusti musicali così variati e a volte troppo moderni o "leggeri").
    ti invidio un po', mi piace molto leggere... ma non ho la fortuna di volare spesso in california!
    buona serata :-)

    postato da sempreio il 19/04/2006 20:01

  • saluto veloce...ciauuu :-)
    postato da taylor il 21/04/2006 13:46

  • Saluto la fenice ivy che felice mi salutava complice. Purtroppo non concordo con lei su Svevo.
    postato da penultimo il 23/04/2006 22:36

  • ciao ragazzo da 3 occhi
    epperò----i demoni del vecchio fedor è il mio libro del cuore o forse se la corre con delitto e castigo!
    se non sono mattoni non mi piacciono
    detesto l'idea di finire un libro.... a volte mi conservo le ultime pagg x mesi
    ti mando un bacione
    eh si...voglia di cambiamento! oggi x esempio mi sono fatta la riga in mezzo!!!
    ciuuuuu :)
    postato da jovelly il 20/04/2006 12:58

  • ..pensierino for you !
    postato da dada il 22/04/2006 13:10

  • Io non abbandono mai nessuno:)))))))

    postato da frakkola il 24/04/2006 22:45

  • Ciao Colui che Vede Oltre, essere considerata, da una mente, cuore compreso, quale il tuo non può che lusingarmi, ma parecchio!
    Ti sorrido, carissimo

    postato da la ragazza che sono il 19/04/2006 23:56

  • la coscienza di zeno vuole appunto dare quest'idea del niente della vita borghesuccia... e instilla proprio la voglia di starsene lontani dalla cultura del vuoto e dell'effimero.....
    per il resto..... saluto a penultimo quando ripassa
    postato da ivy phoenix il 21/04/2006 14:15

  • di nuovo in viaggio?
    buona settimana :-)
    postato da sempreio il 24/04/2006 00:59

  • ciao c., allora io non scrivo in modo continuativoeh? sono offesissima,......
    ma no scherzavo..vedi io so di non essere una narratrice e di non saper scrivere , lo faccio per una esigenza di sfogo chiarissima che mi fa stare bene, quando scrivo solitamente di cose tristi perchè purtroppo il mio animo ne è invaso e se le esternassi aimiei cari li farei preoccupare allora le esterno al mio diario.per quanto riguarda la coscienza di zeno ""si' è un pò lungo, tuttavia io l'ho trovato piacevole non so forse per il legame con il padre o per la sua sfortuna o per il fatto di racconto post-accaduto, mah che ti debbo dire?lo trovai a quell'epoca più interessante di altri..certo condivido che si dovrebbe cambiare un pò il repertorio scolastico e aprirlo anche a scrittori fuori dal territorio nazionale.
    Un saluto Affettuoso,I.
    postato da iris il 19/04/2006 12:05

  • ahahahahah ti ho trovato davvero dovertente in questo post. Ammetto che le troppe parole non le amo, mi piacciono i molti punti e i periodi brevi. Ma leggo in quantità industriale e quindi ci infilo dentro anche i mattoni! Il mio preferito rimane Guerra e Pace. Mi ha coinvolto tantissimo e persino gli schemi delle battaglie avevano il loro fascino!
    Ma intendiamoci, preferisco i concetti diretti, completi ed efficaci ai molti giri di parole senza contenuto. Purtroppo ormai anche in letteratura ci si perde nello scriversi addosso dell'autore, ho letto cose che voi umani non potreste immaginare....argh!
    postato da grisù il 20/04/2006 13:03

  • ..che dire: finche' sei solo prolisso e non anche logorroico.. puo' ancora andare !
    postato da Dany il 22/04/2006 17:18

  • vedo che mi citasti in maniera lusinghiera e sentitamente ringrazio.
    Ce ne fosse uno tra i romanzi che nomini che non approvo (eccettuato forse Harry Potter da cui credo mi tengano lontano le mie non poche primavere)!
    Sono con te pure sui libri massicci, come già specificato altrove. Tra quelli che citi: alloro di capolavoro letterario da concedere al Signore degli anelli; altri allori alla inarrivabile potenza verbale dell'Iliade e (in un altro campo e magari un mezzo gradino sotto) al vigorosissimo Lovecraft. Ciao.
    postato da penultimo il 19/04/2006 16:52

  • chi legge molto può permettersi di dare giudizi di tutto rispetto. Detesto Marinetti e ho letto con piacere Svevo, con entrambi ho un po' partecipato della diversa temperie epocale, ho capito quanto lo "spirito libero" spicchi i suoi voli dalla condizione storico-politica e quanto il messaggio possa poi rimbalzare da un'epoca all'altra. Più di tutti amo il poeta "vate",sempre moderno, sì Omero, Ariosto, Leopardi e nella narrativa Orwell.
    postato da fiore il 20/04/2006 17:08

  • Mi torna in mente la mia prof. di italiano ...Dio mio quante volte mi diceva di essere troppo "prolissa" e di ripetere un concetto in mille modi diversi ....
    Io sono anche logorroica riallacciandomi al commento qui sotto ,,,,,, ma non so dire se sia meglio o peggio essere taciturni ,,,,forse si è semplicemente diversi!
    Un saluto!
    A presto.
    ^__^

    postato da ^^^Mati^^^ il 23/04/2006 00:42

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