domenica 10 maggio 2009

La pausa, l'amore

Beh, quando un secolo fa ho detto su questi schermi che avrei provato ad essere assiduo e a non fare il fantasma che si leva ogni luna piena, davvero ci credevo. Salta poi fuori che mi trovo a scrivere qui che di lune piene ne sono passate tre o quattro... temo davvero di non avere più molto tempo e opportunità per curare questo spazio, o di seguire i pensieri dei vecchi (in senso relativo eh!) commilitoni di blog, quelli che ancora all'inizio si divertivano e avevano una concezione diversa delle tempistiche della rete. Magari ogni morte di papa passerò a salutare; ora però mi sembra diventato tutto troppo spasmodicamente frenetico e immediato, e non credo riuscirei a seguire più i ritmi necessari...
E se anche dico che i miei movimenti qui saranno letargici, lo voglio fare nel migliore dei modi possibili, dedicando questo post a quanto di più bello il blog potesse regalarmi, nonostante non avrei mai pensato potesse succedere, e tuttora sia ancora quasi incredulo nella mia gioia...
il mio amore.
Spero non te ne avrai se solo in quest'unica occasione ti dedicherò un compiuto pensiero telematico su queste pagine, a te che lo meritavi già da tanto tempo e che finora ti avevo in qualche modo negato. Vorrei cercare di esprimere in maniera poetica e altisonante tutta la felicità, tutto l'orgoglio e la fierezza, tutta la tenerezza, tutto il sentimento che alberga in me... ma come posso fare, stellina mia, quando non ho nemmeno le parole semplici per poterne parlare? per descrivere il sorriso nel cuore quando ti parlo, quando ti incontro, ti abbraccio, ti bacio... il senso di pace e compiutezza, il sentirsi camminare a due iarde da terra a braccetto, e il sapere che niente e nessun altro importa in quei momenti... il sorprenderti con qualche gesto antico, il vederti sorridere alle mie battute e scherzarci di rimando...
ah! quanto potrei andare avanti, sempre più perso e sempre più sorridente e sognante :) non so se basterebbe tutto lo spazio di un post per cercare di fare capire quanto per me sei davvero unica, e quanto sono felice.
Credo che forse sarà meglio lasciare parlare le immagini, in fondo. Un cordiale saluto a tutto il pubblico, con il sottoscritto che annuncia la diminuzione della propria presenza su questi schermi lasciando spazio alla vostra immaginazione, e alla memoria di chi ha visto Tempi Moderni (di Charlie Chaplin): comincia una nuova splendida avventura, per Colui che Vede Oltre e la Protetta del Terzo Occhio, che si incamminano abbracciati insieme nella luce della sera.
Lunga vita!