giovedì 22 novembre 2007

No time to think (figuriamoci to write a post)

Ragazzi e ragazze di qualsiasi età, sono tempi duri! Sono iperimpegnato in questo periodo, come avrete notato ho un po' trascurato sia il mio che i vostri blog... chiedendo umilmente perdono, lascio una traccia giusto un mese meno un giorno dopo il mio ultimo post, sperando che in futuro io abbia un po' più tempo per queste cose.
Alla prossima! E se siete in vena musicale, l'ascolto consigliato di oggi, da procurarsi coi mezzi più o meno leciti che avete a disposizione, è l'album Street Legal di Bob Dylan, dal quale ho preso a prestito il titolo del post.
Greetings...

martedì 23 ottobre 2007

Appunti del corso di Fisica Applicata del prof. CcVO

Come è ben noto, il comportamento dei gas in normali condizioni è riassumibile con la seguente legge:
Un gas tende ad espandere il proprio volume fino ad occupare lo spazio a sua disposizione.
Tale regola è utile per potere comprendere appieno il comportamento femminile nei supermarket. Infatti, è possibile formulare il seguente enunciato:
Legge della Donna al Supermercato:
Una donna al supermercato tende ad espandere il proprio volume fino ad occupare lo spazio a sua disposizione, e sceglie come punto di partenza quello in cui genera maggiore difficoltà al traffico ed ingombro.
Alcuni studiosi correlano il fatto che la legge sia favorita dal fatto che è molto più frequente la presenza femminile che quella maschile nel supermercato, quindi statisticamente le situazioni di massimo ingombro si verificano molto di più con donne. Il fondamento di tali teorie è tuttora in discussione.

Alcuni esempi ed esercizi tratti da temi d'esame:
  • Una corsia di un supermercato è sufficientemente larga da consentire il passaggio di due carrelli. Una donna che effettua la propria spesa dove parcheggia il carrello mentre osserva i prodotti? La risposta al quesito, per la Legge della Donna al Supermercato, è "in mezzo alla corsia, così da impedire il passaggio di qualsiasi altro carrello". Tuttavia, viene considerata come risposta esatta anche "in mezzo all'incrocio tra corsie più stretto e trafficato".
  • Un operatore o un'operatrice del supermercato posiziona un transpallet pieno di materiale in una corsia e comincia a scaricare pacchi di roba sistemandola nei dovuti scomparti. Dove posizionerà il carrello una donna che deve prendere qualcosa, non necessariamente nella stessa corsia o ala del supermercato, mettendosi a guardare assorta tutti i prodotti del circondario? Per la legge di cui sopra, la posizione scelta per il carrello è quella che reca maggior difficoltà di circolazione: di conseguenza, esso verrà lasciato a fianco del transpallet in modo da ostruire del tutto la corsia.
  • Una corsia di un supermercato è lunga 20 m, ed i prodotti sul lato sono suddivisi come segue: 6 zone da 3 metri l'una occupati ciascuna da una differente marca di carta igienica, e i restanti 2 metri sono dedicati ad un mucchio di prodotti diversi che non ci sono altrove. Dove verrà parcheggiato il carrello (lungo approssimativamente un metro) di una donna? Per la legge della Donna al Supermercato, il carrello non può essere posizionato in corrispondenza dei banchi di carta igienica, poiché ci sarebbe spazio sufficiente per prendere i prodotti circumnavigandolo. Di conseguenza, l'unico posto possibile sarà nei due metri di diversi prodotti, in maniera tale da rendere impossibile prenderli senza doverlo spostare. Inoltre, pur essendo il carrello lungo un solo metro, esso riuscirà a distorcere lo spazio e ad impedire l'accesso ai prodotti degli interi due metri.
  • Una donna con bambino nel carrello entra nella corsia di un supermercato ove è presente unicamente una vecchia con cestino che è ferma a leggere i prezzi dei prodotti. Come si disporranno i vari elementi nella corsia? Supponendo che il bambino resti nel carrello, la disposizione sarà la seguente: nell'ordine dall'esterno all'interno, vecchia (rimasta immobile), donna che guarda verso il lato opposto a quello della vecchia a bloccare il passaggio per pedoni, carrello con bimbo (che inoltre disturba la visuale della donna, ma questa non può spostarlo per non contravvenire alla Legge) ad ostruire il resto della corsia.
  • Due donne, amiche di vecchia data, si incontrano in una corsia di un supermercato provenendo dalle due opposte estremità con i rispettivi carrelli della spesa. Come si disporranno a parlare per mezz'ora? La risposta è semplice. Per la legge di cui sopra, esse posizioneranno i carrelli uno di fianco all'altro, ostruendo il passaggio a chiunque, ed inizieranno la chiacchierata in questa posizione.
Compiti per casa: osservare l'applicazione della Legge nei supermercati e prendere nota delle espressioni dei giovani uomini desiderosi di trovare un passaggio nelle varie corsie.

martedì 9 ottobre 2007

Advertising

Break pubblicitario (sponsored by Blue Rose)

Sei la classica donna che allunga membra ghiacciate verso il povero maschio che dorme beatamente?
Perdi il sonno la notte quando la tua ragazza infila una caviglia sottozero nel tuo caldo cantuccio di letto?
Stufa di sentire il tuo moroso lamentarsi della temperatura artica dei tuoi piedi?
Ti svegli in preda al terrore pensando che la gelida morte sia venuta a prenderti, quando invece si tratta di un arto della tua dolce metà che ti raggiunge nel sonno?

La Terzo Occhio Editore è finalmente lieta di presentarti la soluzione ai tuoi problemi!

"Estremità gelate? Soluzioni a portata di piede": il nuovo libro di Blue Rose, in tutte le migliori librerie!

Alcuni estratti da questo piccolo ma prezioso manuale :

" Il problema dei piedi freddi affligge il 68% delle donne, anche in ambienti interni riscaldati.
Dunque non è inconsueto, dopo una serata sedentaria in casa, trovarsi coi piedi freddi al momento di andare a letto.
Ora, il nostro scopo sarà cercare di arrivare a letto con le estremità già calde.

- Espedienti semplici: indossare calzettoni di lana in casa e, per mezz'ora prima di andare a letto, guanti di lana o pile.
Sono provvedimenti spesso insufficienti, il più delle volte dànno scarsi o nulli risultati.

- Espedienti tecnologici: puoi ricorrere alle famigerate "pantofole termiche", che si scaldano o tramite delle pile interne al tacco, o sono dotate di spina da attaccare a una presa elettrica per accumulare calore prima di indossarle.
Mai sperimentate.
Nelle pubblicità si legge che hanno un look "minimal chic": non vorrei che all'occhio del tuo lui possano sembrare "minimal choc" o "vecchia zitella style". Attenzione!

- Opzioni avanzate: Se passi molto tempo al pc, adori l'informatica e vuoi scegliere un'opzione all'avanguardia, allora c'è
questo Kit completo di guanti e pantofole termici che si connettono tramite Usb al PC o alla consolle.
Da leggere il contenuto del link sopra, ove fra molte altre cose viene specificato che é un prodotto "particolarmente indicato per l'utenza femminile, da sempre tediata dal problema delle estremità gelate".



Non ho provato, non posso garantire nemmeno stavolta.
Non so nemmeno decidere se mi sembra più una figata o una roba da sfigate.

- Riattiviamo la microcircolazione con sistemi di comprovata efficacia:

Una doccia calda prima di andare a dormire aiuta molto; se invece hai l'abitudine di fare la doccia al mattino, o appena tornata a casa, qualora tu senta i tuoi piedi freddi al momento di andare a letto, fàtti un pediluvio di almeno un quarto d'ora in acqua caldissima per rianimare le estremità e alzarne un po' la temperatura da obitorio.

Nel caso tu sia molto freddolosa e il tuo compagno invece sia insofferente agli strati di coperte e piumoni di cui vorresti ammantarti, munisciti di qualche coperta per letto singolo da aggiungere esclusivamente sulla TUA parte del letto.


Ricorda che in realtà è il gatto il miglior amico dell'uomo, e sottolineo dell' uomo, perchè in questo caso particolare gli fa un favore.

Provvediti di uno, meglio due gatti molto affezionati, e abituali a dormire sul letto con te, possibilmente posizionati sui tuoi piedi (nella stagione invernale, s'intende: in estate i gatti, creature intelligentissime, saranno i primi a rifuggire le tue estremità simili a ferri da stiro surriscaldati, per il loro ed il tuo bene).

Personalmente i miei gatti li trovo già sul letto quando vado in camera, giusto nei pressi della zona piedi, dove trovo un bel calduccio infilandomi fra le lenzuola (pur dormendo sopra le coperte, i gatti hanno una capacità di riscaldamento che supera gli strati di coperte e arriva al materasso).




Quindi, anche se hai il compagno, marito, fidanzato, non rinunciare ai gatti sul letto: loro ti manterranno i piedi caldi, e se nonostante tutto ancora non ce li hai caldi, te li scalderanno in breve tempo: non si fanno problemi se accosti a loro i tuoi piedi-ghiacciolo prima di andare ad accostarli e strofinarli alla gambe belle calde del tuo lui.
Non si fanno problemi nemmeno se cominciate a fare sesso.

Essential/Importante! -> I gatti vanno trattati bene, naturalmente.

- Nel caso che né tu né il tuo lui amiate i gatti (il che è un peccato, non sapete quel che vi perdete), ti consiglio in extremis di prepararti la classica borsa dell'acqua calda, che ne faccia (miseramente) le veci, e portartela a letto. "


Soluzioni garantite! Ecco alcuni entusiastici commenti di gente che l'ha letto e ha messo in pratica i consigli:
"Finalmente il mio ragazzo non si ritrae più sobbalzando e imprecando quando io mi accosto" - Laura M.
"Da quando la mia donna ha letto le "Soluzioni a portata di piede" di Blue Rose non devo più indossare una tuta da astronauta a letto per evitare l'arrivo di corpi criogenici a turbare il sonno" - Francesco T.
"Finalmente potrò dormire sonni tranquilli senza pensare al pericolo di congelamento" - Gino S.
"Mio marito ha smesso di lagnarsi che lo sveglio ogni sera con le mie pedate ghiacciate, ultimamente sembra più sereno..." - Giovanna B.
"La qualità del sesso col mio lui è ulteriormente migliorata grazie a questo libro!" - (?) Tiziana L.

In tutte le librerie!!!

(Questo post è stato scritto a quattro mani da CcVO e da Blue Rose)

sabato 29 settembre 2007

29 settembre

Ok, lo so che l'anniversario della scomparsa di Lucio Battisti era il 9. Però, considerato che oggi è il 29 settembre (Seduto in quel caffè / Io non pensavo a te...), mi sembra lo stesso un'occasione buona per spendere due parole.
Due parole non tanto su di lui, che pure se le meriterebbe: ha portato al grande pubblico italiano ritmi e sonorità blues, cantando con una voce stranissima e non propriamente commerciale. E poi, all'apice del meritato successo ottenuto grazie a piccoli gioiellini musicali ottimamente accompagnati dalle parole di Mogol (le immortali Il tempo di morire, Acqua azzurra acqua chiara, Emozioni, Il mio canto libero, La canzone del sole che tanta gioia ha procurato ai suonatori di chitarra alle primissime armi, e chi più ne ha più ne metta), da idolo pubblico delle ragazzine e probabile carriera da copia di se stesso (tipo Baglioni), ha deciso di ritirarsi a vita privata, senza più apparizioni TV e di vita mondana, lasciando che fossero i suoi dischi a parlare per lui, virando verso musica sempre più elettronica ma sempre di successo (seconda metà degli anni 70) e poi definitivamente verso musica criptica e poco commerciale (dall'80 in poi). Tutto il mio rispetto all'uomo per queste scelte, sebbene i suoi lavori post-Mogol non mi piacciano particolarmente... però complimenti.
Dicevo, in realtà l'argomento del post è un altro, e riguarda la sua morte. Nel lontano 1998, a seguito della notizia della sua scomparsa, un'ondata di affetto e cordoglio si è sparsa per l'Italia (come al solito, scene di pubblica commozione e rimpianto anche da chi in vita non se lo filava, vedi il recente caso Pavarotti). All'alba dei nostri vent'anni, io e i miei amici della band, che apprezzavamo e apprezziamo il lavoro del musicista, decidemmo di dimostrare il nostro tributo personale in una maniera curiosa.
Bisogna sapere che in tutto il Trentino è quasi impossibile trovare un paese che non abbia una via intitolata a Cesare Battisti, che non è il terrorista attualmente rifugiato in Francia ma una figura patriottica che ha combattuto per l'indipendenza del Trentino dall'Austria prima e durante la Grande Guerra (se siete interessati, date un'occhiata alla sua scheda su Wikipedia).
Ebbene, il 10 settembre, giorno dopo l'annuncio della scomparsa del cantante, i cartelli della via a lui dedicata nel mio paese recavano, per notturna opera nostra, la dicitura "via Lucio Battisti".
Suppongo che la cosa sia stata giusto quel filo illegale... però sulla scia della commozione pubblica la cosa fu vista in genere più con piacere che con fastidio (spero nel frattempo il reato sia entrato in prescrizione), tant'è che le targhe furono ripulite solo tre o quattro mesi dopo. Ah, che filibustieri!

giovedì 13 settembre 2007

Ho anche dei bei DVD

Scena. Edicola relativamente periferica, verso le 7 e mezza di sera. Il baldo CcVO, passando sulla via di casa, decide di fermarsi per prendere il nuovo albo di Tex che dovrebbe essere uscito in questi giorni. Così, avvicinandosi, squadra la disposizione di giornali e riviste nel baracchino, ed adocchia il settore fumetti senza prestare particolare caso a ciò che c'è vicino.
Quand'ecco che dall'interno sopraggiunge la voce del quarantenne gestore: ho anche dei bei DVD.
Allungando leggermente la mano per prendere l'anelato albo del ranger del Texas, la mente di CcVO comincia a mettersi in moto, e dopo l'eh? iniziale apparso nei suoi pensieri, cerca disperatamente di capire che cosa voglia dire l'edicolante con quella misteriosa frase.
Quand'ecco che, dando finalmente il giusto peso a tutto il proprio campo visivo, si avvede che il settore fumetti è felicemente incastonato come una gemma nel reparto riviste porno.
(Se vi state chiedendo come avevo fatto a non accorgermene, vorrei farvi notare che ormai le copertine delle più squallide riviste masturbatorie figuranti giovani fanciulle svestite si distinguono da quelle dei vari Max, Donna Moderna, GQ e simili solo dal titolo).
Svelato dunque l'arcano, al buon vecchio CcVo non resta che farsi una risata e rispondere "Sarà per un'altra volta" mentre porge il Tex ed il relativo denaro al pornoedicolante, per poi andarsene ancora sghignazzante verso il glorioso tramonto.

martedì 4 settembre 2007

Formule meteomagiche

E' da un paio di settimane che www.snoopy.com, sito ufficiale dei Peanuts che ospita la riproposizione quotidiana delle strisce già pubblicate, nelle strip domenicali segue la storia di Linus che sembra avere il potere di far sparire la pioggia. In entrambe le le occasioni (i link sono questo per la prima e quest'altro per la seconda), il secondogenito dei fratelli Van Pelt riesce a far cessare il maltempo di colpo recitando la filastrocca "rain, rain, go away... come again some other day!".
La cosa mi ha fatto pensare alla vecchia canzoncina per bimbi che mi aveva insegnato mia nonna da usarsi in analoghe occasioni ("piova piova mata, te tiro na zavata / sole sole vien che te voio tanto ben!"), e a questo punto, sospettando che il resto d'Italia non usi il dialetto di una sperduta vallata trentina (seppure in questo caso abbastanza semplice, essendo per bambini, con l'unico passaggio un filo ostico della zavata che sta per ciabatta) mi è venuta la curiosità di sapere quali siano gli anatemi equivalenti che i pargoli scagliano in altre zone geografiche.
Mi assicurano che nel parmense e nel reggiano non si usa alcuna canzoncina... sono un po' scioccato! Anche voi da piccoli non avevate rimedi per scacciare il maltempo, o sono solo gli emiliani a doversi tenere la pioggia senza formule magiche per mandarla via?

giovedì 23 agosto 2007

Trentennali

Quella scorsa è stata una settimana di dipartite illustri, trent'anni fa, quindi di commemorazioni quest'anno. La più importante, per impatto mediatico e per la spropositata adorazione che i suoi fedeli gli tributano, è quella di Elvis (the Pelvis!), che il 16 agosto 1977 moriva affogato nel proprio colesterolo. Migliaia di fans in questi giorni si sono recati a Memphis e Graceland a portare gli onori all'eroe caduto, mentre molti altri se ne sono rimasti a casa perché sicuri che The King sia ancora vivo (quindi che senso ha andare a visitarne la tomba?) e nascosto da qualche parte.
Si sono abbastanza sprecati i servizi radiotelevisivi in proposito data anche la natura folkloristica dell'avvenimento, e del resto Graceland ormai è diventata un luna park, quindi non starò a spendere grandi parole... mi levo comunque il cappello davanti ad un artista che ha contribuito come pochissimi altri alla nascita e all'evoluzione del rock&roll.
E' invece il secondo anniversario quello che vorrei ricordare, che ha fatto meno notizia in questi giorni - anche se con mia somma sorpresa è stato rimembrato nel TG1 di sabato sera sebbene con un servizio pieno di castronate: 3 giorni dopo Elvis, se ne andava il grande Groucho Marx. Terzo dei 5 fratelli, è probabilmente il più noto: baffoni finti, bastone, occhiali e un repertorio insuperabile di battute fulminanti e assurde ("non entrerei mai in un club che volesse accettarmi come socio", "Signori, Cicolini può parlare come un idiota e sembrare un idiota, ma non lasciatevi ingannare: è davvero un idiota!"). Per quelli di voi che leggono Dylan Dog, la spalla comica dell'Indagatore dell'Incubo è stata presa in prestito proprio da lui - battute incluse! Anche se tra i fratelli preferisco Harpo - che è esattamente l'opposto, muto e visuale - non posso non ricordare con il sorriso questo genio comico... non mi spiacerebbe se in TV per l'occasione proponessero i vari film degli anni 30 e 40 (La Guerra Lampo dei Fratelli Marx su tutti), ma immagino sia pretendere un po' troppo.
Beh, non resta che concludere con un brindisi commemorativo!

mercoledì 1 agosto 2007

Un nuovo domicilio

Così, ecco un nuovo cambio di indirizzo, l'ennesimo di quest'anno, il primo virtuale: da quest'oggi il mio blog si trasferisce ufficialmente qui.
Ho scelto di abbandonare Tiscali perché sono poco propenso ad accettare il ricatto morale "se vuoi scrivere qui allora puoi farlo solo con un account di posta nostro e abbonamento nostro, e non ci puoi più fare niente", senza contare che per ottemperare a questa imposizione dovrei fornire un mucchio di dati personali che non ho la minima intenzione di dare loro (ma cosa te ne frega del mio numero di telefono se voglio scrivere due vaccate in un blog?). Infine, la furbata di non visualizzare l'archivio dei post passati se non si è registrati è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, un segno della volontà della redazione tiscali di dire "se non sei con noi peggio per te", non importa da quanti anni avessi scelto il loro servizio. Bene: addio.
Così, dopo un po' di indagini e di scambi di pareri con la mia amica BlueRose che ha sperimentato varie piattaforme, sono giunto alla conclusione che il mio nuovo spazio sarà qui su blogger. Che presenta qualche lato negativo (c'è una certa interferenza con gmail) ma altri particolarmente validi, primo tra tutti quello di poter retrodatare i post. Così con calma - molta calma - provvederò a ricopiare, a partire dal calendario nel blog tiscali, dall'estensione SourceChart per Firefox e da un piccolo programmino di mia creazione per recuperare solo la parte utile di testi e commenti, tutto il mio vecchio archivio commentato qui.
Il template e la pagina sono ancora in via di costruzione... piano piano metterò tutto a posto, tenete presente sempre che sono in fase di work in progress. Intanto, potete ammirare la nuova versione del Terzo Occhio, ottenuta sempre con GIMP ma stavolta a partire da uno dei due standard (il destro, se non ricordo male).
Buon nuovo inizio a me, ben ritrovato a tutti gli amici vecchi e ciao agli eventuali nuovi!

lunedì 25 giugno 2007

Il giro del mondo inizia con ta-taaaaa

Qualche tempo fa, girovagando per YouTube ho trovato quasi per caso questo splendido filmato, che mi ha riportato ai remoti tempi della mia infanzia. La versione della sigla è quella originale in inglese, perché la mia pigrizia mi ha impedito di cercare approfonditamente l'equivalente italiano, così spenderò due parole sulla traduzione. In un atto di rara saggezza, la musica della sigla (e le relative immagini sottoscorrenti, senza mettere un collage inutile di qualche puntata come trista abitudine) è stata tenuta fedele all'originale - peraltro bella - ed è stato tradotto il testo, e cantato dagli Oliver Onions, che tante preziose cose ci hanno regalato: un esempio per tutti, la canzone della Dune Buggy in Altrimenti ci arrabbiamo. Siccome non mi pare di avere visto il cartone in TV più o meno da quei tempi, non saprei dire se la sigla abbia tenuto, oppure nell'onda revisionista della dirigenza della sezione animazione di Mediaset sia stata rimpiazzata con un'orrenda canzoncina di Cristina d'Avena priva della minima grazia musicale, e tutto sommato preferisco tenermi l'illusione che non sia stato così.
Comunque, torniamo alla mia infanzia. Un po' di ricerche mi dicono che il cartone sia del 1981, ma suppongo che la prima trasmissione italiana sia di qualche anno dopo: al massimo direi 84/85, perché ho un ricordo molto chiaro che la colloca durante gli anni in cui ero all'asilo. In quel tempo, mi ero subito innamorato del cartone, fino a farlo diventare il Mio Cartone Preferito (di Conan avevo immagino già perso quelle tracce che avrei ritrovato una ventina di anni dopo, come già detto in un'altra occasione). All'epoca non sapevo certo nulla di Jules Verne, che avrebbe dovuto aspettare almeno un lustro per vedersi riconosciuti i suoi diritti e la sua bravura in quella e altre opere; mi affascinava molto l'avventura del leone Willy Fog (chissà perché poi l'avranno ribattezzato così? l'originale nel romanzo è Phileas Fogg... ma il nome cambia anche nella versione inglese. Forse perché di difficile pronuncia per dei bambini?) che viaggia contro il tempo intorno al mondo, con il gatto francese Rigaudeau (anche qui, da Passepartout, ma stavolta la scusa della pronuncia non regge molto) e il topo (?) Tico (assente nel romanzo). La storia la conosciamo un po' tutti, spero, e direi che è una bella avventura anche a venti e più anni di distanza da quando ne ho sentito parlare la prima volta, e a quasi centotrenta da quando è stata scritta... un piccolo classico, insomma.
Dicevo, il mio chiarissimo ricordo di infanzia. Ai tempi, giravo parecchio con il mio amico G, quello che una quindicina di anni dopo sarebbe passato suo malgrado alla storia per altri motivi di cui ho già parlato in un post di qualche mese fa. Come tutti i ricordi di quando ero molto piccolo, ma ho letto da qualche parte che è una cosa comune, mi vedo in terza persona, in compagnia di G, a cantare la sigla per le stanze dell'asilo, e qui si verificava una controversia religiosa di immani proporzioni sull'incipit.
Si può senz'altro capire il problema se si pensa al nostro inno nazionale, che notoriamente nel cambio di tonalità recita "ché schiava di Roma / Iddio la creò. / Popopom / Popopom / Popopoppo poppo pom", con la voce a sostituire lo stacchetto degli ottoni che sono lì solo a far figura.
Ebbene: cantando le prime note, io mi proponevo in un leggiadro "TA-TAAAA!" urlato a squarciagola con la mia soave voce di cinquenne circa, ma venivo praticamente subito interrotto da G con un perentorio "no!", seguito da un altrettanto grazioso "NA-NAAAAA!", verso il quale mi sentivo di dissentire. Dopo un po' di discussione, credo di avergliela data vinta sebbene contrariato, per cominciare dopo un po' con il testo vero, Fog la scommessa ha fatto già ed in tempo tornerà dal giro del mondo. Certo che riascoltandola, mi pare che il ta-taaa ci stia meglio... sarò poco testardo, eh?
Ora, guardando le immagini e la musica, mi torna in mente un grandissimo dubbio che mi perseguitava da vent'anni e me ne è venuto un altro. Il dubbio amletico era sul testo della sigla, e mi ricordo che nessun altro bimbo all'epoca ne era venuto a capo istruendo i colleghi: nella parte di Romy, cosa diavolo cantano gli Onions prima di "è Romy la più bella"? Guardando in rete, ho finalmente scoperto che il verso incriminato recita "dolce dolce viene lei"... non l'avrei mai detto, dovrei trovare il modo di riascoltarla.
E ora il secondo dubbio, dovuto alla fallibilità della memoria (se qualcuno riuscisse a fugarmelo, gliene sarei senz'altro grato). Prendete i quattro personaggi che ad un certo punto compaiono intorno al mondo (sul ritornello finale, eighty days around the world) e corrono dietro ai protagonisti. Ci sono un lupo, che mi ricordo essere un sabotatore pagato dagli scommettitori per far fallire il viaggio di Fog, e il cane investigatore. Poi, un orso che presumo sia capitano di una nave (ha il berretto da marinaio in testa)... ed ecco il problema: chi diavolo è la quarta creatura, quella di piccola statura? Già capire che animale sia è complicato... comunque, non ho nessuna memoria di questo personaggio. Chiunque mi aiuti a ricordare sarà ricompensato con un pubblico elogio... eh, non posso offrire molto altro!


Commenti originali

  • il cartone lo rammento, lo vedeva mia sorella più piccola, io ovviamente ero troppo grande!!!!! ufffffffffff perciò niente elogio pubblico. ari ufffffffffffffff
    postato da grisù il 25/06/2007 19:25

  • Caro Navarre, da dove vogliamo cominciare ?
    Dalla canzone di Alttrimenti ci arrabbiamo che mi è venuta subito in mente; o dal fatto che mi fa molto ma molto piacere che i protagonisti buoni di questo film siano tutti FELINI (topo a parte, sarà stato per par condicio), e i felini da me preferiti; o dal fatto che Si' SEI TESTARDO tanto ma tanto, praticamente quanto me !
    In caso tu avessi dei dubbi.
    Ho ascolato la canzoncina, sai che l'amico G non aveva però torto ? Ci stanno sia ta-taaa che na-naaa, accipicchia quanto eravate pignoli.
    Per il dubbio sul personaggio, non saprei dirti: però ripenso al film del '56 con David Niven (io non ho mai visto il cartone, e il libro l'ho letto praticamente da piccola, non mi ricordo una mazza).
    C'era in questo film un personaggio interpretato dall'attore PETER LORRE, uno piccolino, ma non nuovo a film tratti da Verne (stava anche in 20000 leghe sotto i mari), e era in "Casablanca", in "Arsenico e vecchi merletti", e nel capolavoro di Fritz Lang, "M, IL MOSTRO DI DUSSELDORF", e in un sacco di altri film.
    Potrebbe essere lui il personaggio di bassa statura che compare nel cartoon ? Però non mi ricordo assolutamente chi interpretava nel film !
    Sorry, non sto bene, il caldo, e i soliti buchi di memoria... non ti posso aiutare...
    ...mo chara go bragh :* :* :*

    postato da Isabeau il 25/06/2007 19:48

mercoledì 13 giugno 2007

Il diluvio su spettatori e corde vocali

Giove Pluvio ha deciso di annegare le migliaia di spettatori presenti all'Arena di Verona dopo la quarta canzone, precisamente Who are you. Concerto bagnato, concerto fortunato? Nemmeno per sogno, perché il vento laterale ha fatto in modo che l'improvvisa acqua a secchiate cadesse oltre il tetto del palco e lavasse completamente anche gli Who. Roger Daltrey, vista la mala parata, ha ben deciso di interrompere, e ha biascicato un "prima volta che dobbiamo interrompere un concerto per pioggia" prima di ritirarsi negli appartamenti privati, con i tecnici del palco che ricoprivano di grossi teloni tutta la strumentazione.
Nel frattempo, io ed il mio amico, che, dato il ritardo causato da dei disgraziatissimi lavori sull'Autobrennero, ci eravamo trovati in una posizione relativamente infame perché eravamo molto obliqui rispetto al palco, subivamo una lavata memorabile nella calca che si accalcava (e cosa poteva fare?) verso i tunnel di ingresso dell'Arena. Una volta entrati, a buoi ormai scappati e t-shirt zuppa, è cominciata una lunga attesa, dove progressivamente si è insinuata nei fradici spettatori la consapevolezza che ormai il concerto sarebbe stato annullato, al più spostato nel caso migliore: dopo 45 minuti, in cui la pioggia si era tutto sommato calmata, molti erano pronti ad andarsene - del resto, essendo l'unica data italiana, era giunta gente da ogni dove.
Quand'ecco che una pausa interrompeva l'apertura delle cataratte del cielo, ed il pubblico coraggioso ritornava, ovviamente in piedi, sugli spalti (o in platea, a prezzi not affordable by le mie tasche). La cosa poi si è rivelata di grande vantaggio, perché noi, fra i primi temerari ad uscire, ci siamo spostati verso una posizione nettamente più favorevole. Ed ecco pronti di nuovo i tecnici del palco, che con scope di gomma e asciugamani si sono dannati l'anima per rendere calpestabile il suolo dalle sacre scarpette dei musici. Che dopo un'altra ventina di minuti si sono presentati tra l'ovazione generale, per attaccare la bellissima Behind blue eyes. Senonché, dopo un paio di frasi tutti ci siamo resi conto che Daltrey cantava come avesse della carta vetrata a grana grossa in gola: infatti, dopo una strofa e un ritornello, si produceva in un "basta, non ho voce" che ha causato una ridda di ululati e buuuuu e fischi. Certo, le secchiate d'acqua di prima non gli avevano fatto bene.
Dopo un breve ritiro nel backstage, ecco poi rientrare Pete Townshend, che (con traduttore) ha spiegato con aplomb inglese "the voice of Roger Daltrey has gone", aggiungendo con humour altrettanto britannico "magari vi potrei suonare qualcosa io", per poi andarsene un'altra volta.
Lo stoico pubblico ha rumoreggiato e non si è spostato di un dito, sotto la pioggia che aveva ricominciato a battere, e forse tutta questa dedizione ha convinto gli Who a tornare sul palco e a ricominciare a suonare nonostante gli eventi atmosferici.
Dopo altre tre o quattro canzoni, in cui Townshend oltre a suonare la chitarra e ad agitarsi come un ragazzino (nota: pensavo che ormai gli Who fossero bolsi e autocelebrativi... mi sbagliavo) sopperiva alla scarsa potenza vocale di Daltrey sostituendosi anche come lead singer, il gruppo ha preso davvero coraggio, ed è stato lì che è scattata la magia.
Ovviamente non poteva accadere se non sulla bellissima Baba o'Riley. Per quattro minuti, nessuno in tutta l'Arena di Verona è più stato conscio del diluvio, della grattugia nella gola del cantante, delle folate di vento freddo. Veramente emozionante, e con una coda suonata da Daltrey con l'armonica il cui uso evidentemente non presuppone la presenza di una voce a posto, perché l'esecuzione è stata impeccabile.
E da lì in poi per un'altra oretta abbiamo visto una band che si divertiva a suonare, nonostante la pioggia, con Townshend che saltellava sul palco neanche avesse avuto 15 anni, Daltrey che maltrattava le sue già deperite corde vocali, e dietro un gruppo di supporto eccellente, con nota di merito ad un batterista che ragazzi miei vi assicuro pestava DURO.
Ed alla fine, mezzanotte passata (e credo che fosse oltre l'orario di coprifuoco delle autorità veronesi), un ultimo regalo al pubblico, ovviamente su Won't get fooled again: Daltrey si è prodotto come da migliore tradizione nell'urlo quasifinale della canzone, yyyyyyeeeeeeeeaaaahhhhh!, del tutto gioioso ed esplosivo, con uno sforzo immane e pezzi di bronchi e tonsille sputati sul palco e ovazione adorante di noi tutti. Non so come farà per la prossima data, stasera a Monaco di Baviera... tutti i miei ringraziamenti, comunque.
E così, a chiusura di questo post musicale, posso esprimere la mia quasi totale soddisfazione, unita al fatto che, siccome non mi sembra di covare alcuna malattia nonostante acqua e vento gelido, ho avuto un'altra prova del fatto di essere immortale.
Però, data la mezza lavata dell'anno scorso con gli Eagles e quella intera di lunedì con gli Who, ho deciso che l'anno prossimo all'Arena ci vado con uno scafandro da palombaro...



Commenti originali

  • Baci caldi e abbracci tremendi :-)
    postato da dany637 il 20/06/2007 00:33

  • sei ritornato!!!!anche con i puntini si sente la tua vicinanza.ciao c.
    postato da iris il 14/06/2007 14:40

  • se porti pioggia ti chiedo gentilmente di stare alla larga dalla piazza di locarno... voglio gustarmi zucchero nella magia di una sera d'estate con il caldo soffocante :-)
    cavoli quante vicissitudini per un concerto, ma il brivido di quel rientro tutto sommato inaspettato è stato certamente il momento più bello!
    non mi piacciono particolarmente gli who anche se a volte trema la casa se mio marito è in forma... l'anno scorso sono arrivati e ha potuto seguirli con entusiasmo...
    per i bagni in montagna è davvero così: intorpidimento totale e sensazione meravigliosa!
    ciao :-)

    postato da sempreio il 15/06/2007 15:23

  • grazie c.,hai sentito la canzone ti piace?
    un abbraccio.....hi.
    postato da iris il 19/06/2007 12:50

  • Caro Navarre, sai che è stata una sorpresa andare a scovare le canzoni degli Who nel sito che sai ?
    Purtroppo non ho trovato la prima che citi, Who are You, ma ho trovato le altre, e... pensavo di non conoscere gli Who... invece già alle prime note di Behind Blue Eyes, mi sono resa conto che la conoscevo benissimo, e poi mi sono accorta di conoscere anche Won't get fooled again (e mi chiedo come ha fatto il poveretto a fare quel grido con la gola a pezzi... vabbè avranno i soldi, ma la salute è la salute...) !
    Insomma una botta di vita alla mia memoria: almeno so che da qualche parte ho ascoltato queste canzoni !
    Baba o'Riley non ha rianimato la mia memoria, quindi credo di averla ascoltata per la prima volta: molto suggestiva, sembra una melodia etnica irlandese.
    Ora mi mancherebbe di vederli in faccia: chissà che non siano facce che riconosco !
    Sai che amo la pioggia, non mi sento di dir male della pioggia nemmeno in questa occasione, anche se ahimé per poco non mandava a monte il concerto. Sono contenta quindi che tu sia immortale... e tanti auguri a Daltrey di riprendersi presto.
    Grazie di tutto caro Navarre... ti voglio bene.

    postato da Isabeau il 14/06/2007 01:09

  • Forse così è stato ancora più memorabile. Un saluto.
    postato da sugarcim il 18/06/2007 17:02

  • mmmm... il tuo terzo occhio non conosce la fiat strada, figliolo?
    sai che quella canzone con l'urlo piace persino a me e l'ascolto quando le ossa mi tormentano per ritrovare la giusta carica ;-)
    dolce notte!
    postato da nonna papera il 24/06/2007 01:51

  • Entusiasmante racconto: pioggia a parte, avrei voluto essere lì!
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 14/06/2007 21:57

  • baci & abbracci
    postato da dany637 il 19/06/2007 00:35

lunedì 4 giugno 2007

Post-rientro, finalmente

Ok, con colpevole ritardo riprendo ad imbrattare questo nero spazio dopo un mesetto dalle mie ultime comunicazioni prima di partire.
Ah, ma il periodo è stato concitato ed impegnativo... vediamo di ricapitolare: il precedente post è datato 26 aprile, 10 giorni prima del mio addio alle statunitensi terre. Dopo una settimana turistica in Quebec, sono finalmente tornato nel vecchio mondo, imparando un'ennesima importante lezione di vita: per i voli transoceanici, è d'uopo quando possibile affidarsi a compagnie aeree statunitensi. Infatti, rispetto alle altre tre volte in cui ho compiuto la traversata (andando o tornando) a bordo di comodi, larghi, spaziosi aviogetti americani, dotati di schermo per film personalizzato, ho trovato alquanto scomodo il vettore Lufthansa (e non sono proprio i primi arrivati). La megalomania a stelle e strisce per certe cose dà davvero dei vantaggi.
Ad ogni modo, giunto nel natio paesello ho fatto una settimana ricostituente a base di tutte le leccornie culinarie che ho ardentemente desiderato nei sei mesi precedenti, a cominciare dalla polenta e galìna di mia nonna fino ad una pizza che si potesse chiamare con questo nome, non dimenticando i vini e le birre, of course. Riacquistato l'uso delle papille gustative, sono quindi tornato al lavoro qui in Emilia, dove nelle ultime settimane sono stato travolto da tutto ciò che si è accumulato in un semestre, compreso il disbrigo della trista burocrazia nostrana - sebbene come già detto anche quella made in USA non scherza affatto.
E così, mi ritrovo solo ora ad avere un po' di tempo libero per aggiornare questo blog, sebbene sia già passato dai miei aficionados per salutare già da qualche tempo... ma spero che da ora in poi potrò ricominciare a donare le mie perle di saggezza a voi lettori con un ritmo più regolare.
A chiusura di questo post di transizione, dunque, un grazie a tutti voi che siete passati ogni tanto a chiedere mie notizie durante la mia assenza. E infine un pensiero alla splendida ragazza che si accinge domani ad andare sotto i ferri... in bocca al lupo e ci sentiamo al più prestto!


Commenti originali

  • Bentornato anche nei post, e ben ritemprato dalle italiche leccornie.
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 05/06/2007 20:44

  • sorpresa :-)
    ciao
    postato da sempreio il 12/06/2007 00:26

  • Isabeau è uscita (momentaneamente) da sotto i ferri del chirurgo, salvo complicanze.
    E ti vuole molto bene, lo sai.

    postato da aficionada il 09/06/2007 03:20

  • Ma non hai detto se, a parte l'aspetto mangereccio, sei felice di essere ritornato. Comunque bentornato, di nuovo pronto a vedere oltre e a regalare le tue piccole perle di saggezza. Un bacio.
    postato da sugarcim il 07/06/2007 18:00

  • Per favore,
    potresti andare sul blog di Jam (http://punkjam.blog.tiscali.it), dove è in corso il concorso di Mister e Miss Blogger, e votare per Il Divaxmaniaco?
    In cambio promettiamo l'unica cosa che possiamo mantenre: niente.
    Grazie!
    postato da I 3 DEL DIVACS il 12/06/2007 01:08

  • Pulènta e galèna frègia
    e un fantasma in söe la veranda
    barbèra cume' petròli
    e anca la löena me paar che sbanda...
    cadrèga che fa frecàss
    e buca vèrta che diis nagòtt
    dumà la radio sgraffigna l'aria
    e i pensee fànn un gran casòtt....
    (davide van de sfroos)
    la ballata è un po' in ritmo nostalgico delle praterie del grande nord, ma la polenta e gallina ti ha decisamente riportato a casa :-)
    un dolce pensiero alla fatina che ormai si sarà risvegliata e spero stia già meglio. l'ho "conosciuta" ed è stata un'emozione (credo tu ti riferisca a lei). portale i miei saluti.
    ciao :-)
    PS ho apprezzato il tuo commento nel quale apprezzi la singletudine, sto pensando alla nomination ;-)

    postato da sempreio il 08/06/2007 18:50

  • ciao gringo!
    non ho capito bene: ubriaca lei o ubriaco tu? :-)
    dai, non è così terribile...
    grazie, mi ha fatto piacere ospitarti.
    un pensiero e un sorriso anche a tigre-drago!

    postato da sempreio il 12/06/2007 23:13

  • ciao c.anche io mi unisco al tuo pensiero per lei e sono cosi contenta del tuo ritorno.scusami senon ho potuto rispondere alla tua ....spero di farlo presto.ciao.
    postato da iris., il 05/06/2007 13:16

  • PS - E non vede l'ora di vederti.
    Con o senza gessato. Ma con lo Stetson sì.
    Così dice.

    postato da sempre aficionada il 09/06/2007 03:28

giovedì 26 aprile 2007

Burocrazia pre-partenza

Per la serie, la voglia di partire te la fanno passare solo le cose da fare prima di trasferirti.

Comunicare all'IRS (fisco) che il mio nuovo indirizzo è quello italiano.
Il servizio dell'acqua e trash me lo avete inaugurato voi della community, devo provvedere da solo a finirlo? E a quanto ammonta l'ultimo pezzo di rata?
Fotografare gli oggetti da provare a rivendere, inserire l'inserzione su Craigslist. E' meglio farsi contattare per telefono o per mail? Ci sarà qualcuno che vuole comprare delle stoviglie usate? Tentar non nuoce. Sì, sono contento se ti interessa la TV, collega, senz'altro mi costa meno fatica che fare un'inserzione.
Interrompere il servizio per luce, gas, TV telefono internet. No signorina, mi va bene chiudere il servizio il giorno dopo la mia partenza, ma il decoder della TV devo riportarvelo per forza almeno un paio di giorni prima... no, non voglio chiudere anche internet un paio di giorni prima. Ok, posso portare il decoder alla sede UPS? fantastico, perché regalarvi 25$ nel caso ve lo veniate a prendere da soli mi sembra eccessivo.
Sì, il deposito di sicurezza me lo dovete restituire, solo via assegno dite? Ok, spedite in Italia, no problem.
Ah, posso tenere il conto aperto negli USA anche se me ne vado? Sì, lo so che le spese di gestione sono zero, qui siete un paese civile, se vado a dire in Italia che i conti sono gratis e state aperti dalle 9 alle 6 e pure il sabato mattina mi prendono per matto... cos'è un CD? Certificate of Deposit? Fondo a 10 mesi automaticamente rinnovabile con interesse al 5%? Certo! dove devo firmare? Sa, portare dollari in Europa ora non conviene, è meglio attendere un cambio migliore...
Posso uscire dagli USA senza problemi o con il mio visto bisogna presentare il form 1040C che testimonia che ho pagato le tasse?
Chi dovrebbe staccarmi il modulo I-94 all'aeroporto, l'addetto al check-in oppure devo andare in qualche ufficio immigrazione? Prenotare lo shuttle per LAX. O forse è più conveniente affittare un'auto qui e lasciarla all'aeroporto? Hmmm.
La visita per vedere che non vi abbia distrutto l'appartamento? Certo, va bene giovedì?



Commenti originali

  • Sì sì, vabbè la pistola fa il paio con lo Stetson, giusto per far figura... però che mi dici di quella storia dei coltelli affilati... (?)
    :)
    Spero di poterti abbracciare al più presto, sai?

    postato da Blue Rose il 28/04/2007 17:54

  • guarda a me non m'hai mai convinta con le storie americane, la cara vecchia europa con le sue pecche grosse grosse mi sembra sempre più vivibile e civile.
    Toooooooooooooorna!!!!

    postato da grisù il 07/05/2007 18:56

  • un bacio e un abbraccio......grandi ...!
    postato da i- il 22/05/2007 23:45

  • Ti concediamo una convalescenza dal jet-lag.
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 27/05/2007 19:48

  • ciao c.!
    welcome at home.spero sia corretto caro amico.
    postato da iris il 27/04/2007 13:21

  • ma dove vai,rimaniiiiiiiiiii!!!
    postato da dany637 il 04/05/2007 00:59

  • Sono tornato! Scusate ragazze e ragazzi, ma per qualche giorno ancora non avrò tempo di passare... devo riprendere un po' le fila del discorso italiano :)
    ma tornerò in tempi brevi.
    postato da Colui che Vede Oltre il 21/05/2007 19:51

  • Sì caro Navarre, l'anello è grosso e pure pesante: sembra uno di quelli antichi a sigillo.
    Però ci ho messo un tocco etnico che nella foto purtroppo si vede poco: i pendaglietti (detti "nappine") che penzolano tutto intorno alla sommità.
    Sono molto tipici della gioielleria del medioriente, nordafica, anche India.
    Bisogna vederlo dal vivo ! :)
    :* :* :*

    postato da Isabeau il 01/06/2007 14:13

  • PS- ...Senza contare con quanta facilità si può acquistare un'arma...
    Ma lo sai che scrivi veramente bene, hai affinato ulteriormente lo stile dei post... è un pezzo che te lo volevo dire, anzi ri - dire. :)
    :* :*
    :*

    postato da Isabeau il 26/04/2007 23:19

  • ciao gringo!
    non ti invidio di certo, se non fosse per quel conto che frutta così tanti interessi :-)
    dai, rilassati e passa a vedere il nostro concerto rock...

    postato da sempreio il 03/05/2007 22:45

  • Ben tornato in terra natia. Immagino che tu sia un pò scombussolato ma spero felice. Un abbraccio.
    postato da sugarcim il 25/05/2007 17:52

  • Ciao Colui e buon ritorno a casa.
    postato da sugarcim il 26/04/2007 17:25

  • spese nulle?
    uhmmmm e si può stare in italia ed avere un conto in USA?
    e allora... mi dico... why not?
    la cosa mi aggrada
    postato da ivy phoenix il 02/05/2007 11:22

  • Buon week-end piovoso!:-(
    postato da dd il 02/06/2007 18:21

  • Le contraddizioni degli americani: 25 $ se vengono a prendere il Decoder, e spese di gestione 0 nei conti in banca... tanta burocrazia per gli stranieri (come quella che hai affrontato anche all'inizio), e poi mi dici che se vuoi aprire un negozio lo apri e basta, senza tanti problemi...
    Ti voglio bene :* :* :*
    Abbraccio coccoloso.

    postato da Isabeau il 26/04/2007 17:52

  • Ma se il deposito lo faccio in Euro mi danno lo stesso il 5 per cento...?
    No, eh?
    Beh... a presto, Colui...
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 03/05/2007 21:24

  • Allora, dove sei, di qua dall'Oceano, di là... o sei rimasto nell'iper-spazio...?
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 10/05/2007 22:39

  • ben rientrato!
    ti aspettiamo con il tuo occhio vigile a illuminarci sul tuo rientro... di certo ti sarai fatto cucinare qualche piatto casalingo gustando quel sapore intenso degli affetti famigliari ritrovati...
    un bacio :-)

    postato da sempreio il 28/05/2007 10:38

martedì 10 aprile 2007

Esperimenti di ingestione

Avviandomi ormai verso il termine di questa mia avventura a stelle e strisce, tra le cose che devo ancora fare e i posti che devo ancora visitare ho portato a termine un compito che mi ero prefissato: assaggiare tutte le porcherie culinarie (termine molto grosso) tipiche americane che avevo imparato a conoscere in libri e film e fumetti e che ero sempre stato curioso di sperimentare. Mediamente con esiti fallimentari, ma alcuni lodevoli esempi si salvano. Piccolo elenco a seguire.
  • La bistecca alta 3 dita con una montagna di patatine. Fissa nella mia mente di lettore texiano, provata con grande successo. La carne di manzo che hanno qui è molto buona (e costa relativamente poco, mentre il maiale ha un prezzo spropositato - ma mica mi sposto dall'Emilia all'America per mangiare porco, giusto?), sebbene non sia il caso di esagerare nel consumo perché le vacche da cui proviene sono notoriamente pompate di steroidi. Per quanto riguarda le patatine, la nota folcloristica è che nel 60% dei posti i tuberi sono fritti anche con la buccia, cosa che in Europa non ho mai visto fare. Personalmente non mi dà fastidio, tra l'altro se non ricordo male dovrebbe essere la parte più nutritiva (ma potrei stare benissimo sparando una stupidata colossale).
  • La Root Beer. Tradotta anche come "orzata" nelle strisce dei Peanuts, è una bevanda che va molto tra i bimbi, e credo sia ricavata dalla barbabietola. Per usare un tecnicismo che mi hanno insegnato le signore dell'alta società parigina, fa cagare. E' disgustosamente dolce e non riuscirei a pensare un singolo cibo con cui accompagnarla.
  • La Pizza Hut. E' la marca di pizza più famosa degli States, e non fossi italiano direi che non è poi malaccio. Per coloro i quali si chiedessero per quale oscuro motivo volessi assaggiare una cosa del genere, il consiglio è di rivedere il fantastico film Spaceballs, anche detto Balle Spaziali, di Mel Brooks, parodia di Guerre Stellari in cui i protagonisti sono minacciati da un trancio di pizza vivente. Nella versione italiana, il personaggio si chiama "Pizza Margherita", perdendo tutto il fascino del gioco di parole originale in cui il nome è "Pizza the Hutt" (con riferimento a Jabba the Hutt di Guerre Stellari).
  • I Marshmallows. Oggetto misterioso per eccellenza, tradotto sempre nelle strisce dei Peanuts come "toffolette", ho sempre avuto il desiderio di capire cosa diavolo fossero... allora, avete presente quei cilindri soffici bianchi e rosa che hanno i venditori di caramelle del mercato? credo che siano qualcosa di molto simile. Sono cose a base di zucchero che sembrano qualche tipo di plastica. In teoria si dovrebbero impalare con dei rametti per poi metterli sul fuoco di un campo scout; in pratica, li ho assaggiati fatti su di un barbecue, e direi che mi sono tolto la curiosità ed ora ne girerò al largo il più possibile.
  • I granchi giganti, appena pescati e bolliti sulle bancarelle di San Francisco. Molto buoni, ma in realtà si mangia poco, perché hai voglia a saziarti con della carne di granchio (10$ la libbra circa). Tra l'altro, i bancarellari ben si guardano dal fornire tovaglioli, cosicché uno è costretto ad aggirarsi con la faccia irrimediabilmente sporca e le mani che puzzano di pesce fino al primo bar.
  • I biscotti con gocce di cioccolato. Non sono quelle cose che vendono in Italia per far colazione, sono un prodotto abbastanza tipico, avranno un diametro di 10 cm e sono dei concentrati di colesterolo puro. Ma che buoni!
  • Il Cheddar. Formaggio del Vermont, che ricordo dal film "Thank you for smoking" che avevo visto pochi mesi prima di venire qui. In quanto a formaggi (e non solo a quelli), ne abbiamo da insegnare agli americani.
    E dulcis in fundo....
  • La Pasta Alfredo. Dopo la pizza, è il piatto più famoso della cucina italiana per gli americani. Hai voglia a spiegar loro che la salsa Alfredo in Italia non l'ha mai sentita nessuno. L'unico commento riguardo al gusto è: brrrrr!


Commenti originali

  • ciao gringo!
    grazie per l'offerta "disinteressata", ne terremo conto :-)
    dai, non farmi venire i brividi di mattina presto... però voglio leggere lo stesso tanto per ricordare come può l'uomo rovinarsi la vita.
    - per la bistecca concordo, le patate country mi piacciono un casino e quindi lascio un punto agli americani.
    - puaaaaahhhh!! le barbabietole, noooo
    - dopo le schifezze che bisogna ingurgitare per sopravvivere, io direi che la voglia di pizza viene solo vedendo l'insegna "pizzeria" e se poi trovi "da giovanni" credi di essere capitato nel posto giusto e pensi "qui sono italiani davvero"... purtroppo di giovanni nemmeno l'ombra :-)
    - i miei figli li adorano (anche sul barbecue, assaggiati presso amici canadesi... altro puahhh)
    - carini carotti i granchi :-)
    - fanstastici davvero! anche se qui hanno preso la ricetta scozzese... hai messo qualche etto?
    - no, i formaggi fusi nooooooo!
    - non farmi pensare alla pasta, questo sì che è un insulto (se penso a quella con la meatball ne sento ancora il gustaccio)
    simpatica carrellata, bravo!

    postato da sempreio il 10/04/2007 10:09

  • avendo fatto la baby sitter in una famiglia americana arrivata a Roma, di schifezze ne avevo ingurgitato assai....mi manca solo la pasta Alfredo e i granchi per ovvi motivi...ma penso che ne farò a meno ancora per luuuuuungo tempo!!!
    però la bistecca!!! ghghghghgh ho l'acquolina!
    ma quando torni????
    bacio

    postato da grisù il 10/04/2007 18:22

  • grazie del sassolino..prima o poi ne farò una montagna.
    buona continuazione
    a presto
    blumare
    postato da blumare il 13/04/2007 20:06

  • Grazie per le informazioni sulla grande cucina americana...un motivo in più per cercare altre mete da esplorare!
    Frida
    postato da khalofrida il 10/04/2007 10:34

  • In quanto a schifezze sono appena tornata da Parigi e non ne posso più delle loro non identificabili salsette che mettono dappertutto! e poi vogliamo parlare della mancanza del bidè? Io questa non l'ho mai capita, come c. fanno? Ci si deve fare la doccia ogni volta che si ha bisogno di fare un bidè? Comunque tu non puoi essere l'orco, sei troppo carino o almeno io così ti immagino. Ciao e a presto.
    postato da sugarcim il 12/04/2007 17:25

  • solo per la cucina dovrebbe mancarti l'italia..
    io, stasera... uhm forse lasagne.....
    postato da ivy phoenix il 16/04/2007 10:42

  • Visto che le mie patate fritte sono già eccezionali, insuperabili, divine... potrei permettermi di tentare l'esperimento di non sbucciarle prima di friggerle... chissà che succede, sicuramente batteranno quelle degli americani, come superano quelle di chiunque altro.
    Bye

    postato da Isabeau il 10/04/2007 15:23

  • Un saluto all'Amico della mia BluRose.
    L'america è certamente un bel continente ma la cucina italiana proprio non regge il paragone.
    Non sapevo che tu fossi "Colui che vede oltre", ti avevo incrociato e letto in vecchi commenti di altri blog.
    un saluto :)
    postato da cleide1967 il 13/04/2007 00:44

  • toffolette? quelle sono le toffolette? ne avevo avuto sentore ma pensavo di sbagliarmi.. infatti ne ho mangiate e sempre crude... non male.. devi avere lo stomaco mooolto vuoto e riesci ad ingurgitarne almeno tre. Ma allora la prossima volta le provo cucinate...
    Mi attirano i granchi giganti.. ma mi sa costano davvero troppo cari..
    anche le patatine fritte con la buccia mi interessano..
    la salsa alfredo mi induce a ricordarti che se sei romagnolo... se per una cena di metti a fare tagliatelle e ragù mi sà che hai tutti ai tuoi piedi e ti propongono per le elezioni.
    Riguardo alle bevande.. dai miei parenti in canada, si beveva latte... intendo per accompagnarlo al pollo fritto che in tavola non mancava mai... ecco :-(
    postato da ivy phoenix il 10/04/2007 14:17

  • Qst blog è carinissimo, io negli Usa c sn stata troppo poco x notare tutto quello ke noti tu ! Cmq la pizza Hut me la ricordo, era buonissima.
    Ma cos'è questa pasta Alfredo d preciso ?
    Un salutissimo
    luana modini
    postato da luana modini il 12/04/2007 22:54

  • I marshmallows? Ma qui ci voleva la citazione di Ghostbusters! Hai presente il gigantesco Marshmallow tipo omino Michelein, che compare sul finale, involontariamente evocato da uno dei cacciatori di fantasmi?
    E i granchi... non erano quelli, che percava Forrest Gump col Tenente Dan? Oddio, non mi ricordo se erano a San Francisco, però.
    Ma il Yosemite Park l'hai visitato? Lì c'è la famosa sequoia altissima... quasi 100 metri...
    Beh, fra poco torni, allora. Che ne pensi? Sei felice o un po' ti spiace?
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 21/04/2007 19:49

  • c'è l'epilogo della notte delle galline... saponetta me ne fece una grossa e ... antecipazione... Boooop esplose! ma inutile scrivere adesso come e perchè... dicono che un reato cade in prescrizione dopo 10 anni quindi anche con una simile confessione pubblica dovrei essere in una botte di ferro... perchè lenticchia ha sempre saputo che ero stata io.. ma prove in mano, mai avute ;-)
    ora mi leggo con calma il tuo post
    postato da ivy il 10/04/2007 14:07

  • Caro bell'uomo, lo so che tu mi sei vicino sempre.
    Per quello che ho scritto, è superfluo dire oltre.
    Che ti voglio bene lo sai...
    Non ho notizie di te da un giorno...mi preoccupo...
    :* :* :*

    postato da Isabeau il 12/04/2007 19:37

  • frank? nooooooo.... forse parenti lontani :-)
    postato da sempreio il 20/04/2007 07:25

  • pensavo... a me piace molto cucinare e ho una biblioteca di libri di cucina... italiana, triestina, romagnola, delle dolomiti, istriana, spagnola, messicana, marocchina, cinese, indiana, thailandese, di pesce, di carne, di antipasti, di pasta, di cocktail, ricette con la birra, con la maionese, con la mozzarella, eccetera eccetera.. e mi fermo a curiosare in libreria pure..
    ma libri di cucina U.S.A. mai visti! un motivo ci sarà, no?????????
    postato da ivy phoenix il 24/04/2007 16:23

mercoledì 28 marzo 2007

Come Tex

(colonna sonora di Ennio Morricone)
Non nascondo che una delle principali considerazioni che mi eccitavano all'idea di passare qualche mese qui in California era la possibilità di visitare l'area del Sudovest americano, con posti visti in diecimila film western e soprattutto in tantissimi episodi di Tex Willer.
Quando sono andato in Arizona, quasi ogni piccola città mi ricordava un episodio del mio ranger preferito, da Holbrook a Flagstaff, passando per Tuba City, il Deserto Dipinto, la Foresta Pietrificata... in realtà, a volte mi pareva di conoscere la geografia locale come le mie tasche. Non sapete quanto darei per potere fare un giro di quei luoghi a cavallo con calma. (se vi state facendo la legittima domanda, ebbene sì, credo di sapere andare a cavallo, magari non proprio galoppando: da piccolo un amico di famiglia mi aveva portato a fare qualche giro, e il trucco è comunque essere tranquilli)
Sono passato quasi con le lacrime agli occhi a Kayenta, e sono entrato perfino nel Trading Post omonimo: è la città più vicina alla riserva dei Navajos, gli indiani che hanno Tex come capo nel fumetto. Ed anche le riserve indiane: oltre ai già citati Navajos, quella dei Mojaves, resi leggendari da una delle più belle storie texiane di sempre (L'ombra del patibolo), quella degli Apaches di sfuggita (purtroppo non mi sono spinto molto a sud verso il confine col Messico - non ancora, almeno), e quella degli Hualpai, conosciuti come gli alleati di Mefisto in quella che è la storia in assoluto preferita dai lettori (il Ponte Tragico).
E poi, i Mormoni dello Utah, le rapide del Colorado, e giusto l'altro giorno la Chinatown di San Francisco nella quale si sono svolte scazzottate e sparatorie fumettistiche indimenticabili.
Il risultato di questa sindrome western è che, come souvenir personale che mi riporterò in Italia, non ho scelto magliette col Grand Canyon o berrettini di qualche squadra di baseball: ho comprato nientepopodimenoché...
uno Stetson.
It's not a hat. It's THE hat.
E' IL cappello, nella fattispecie da cowboy... i più famosi, più affidabili, più indistruttibili e milleusi (uhm, anche i più costosi) copricapi del west, la marca che ha rifornito l'esercito ed i vaqueros per decenni, l'oggetto indispensabile che veniva usato per abbeverare i cavalli e proteggersi dal sole. E ne ho uno, ed è mio, tutto mio!



Commenti originali

  • Ovviamente lo indosserai quando ci vedremo...
    ormai non puoi esimerti.
    Sono un po' arrabbiata, a me tutte queste cose non le hai mai dette, e neanche che sai andare a cavallo (mi sento sempre più una m.... : una delle cose che nel castello di Manderley tutti sapevano fare, e anche tutti gli amici aristocratici, era andare a cavallo, tranne la protagonista, che ne trae ennesima fonte di senso di inferiorità e inadeguatezza...).
    E poi mi manchi tantissimo, non puoi immaginartelo.
    HUG

    postato da Isabeau il 28/03/2007 16:34

  • bellissimo sentirti così felice per un cappello
    :-))) e davvero belli i posti che hai visitato e che fanno sognare...
    ciao gringo!

    postato da sempreio il 02/04/2007 00:11

  • Se lo sa matrix 1 che fai il cow-boy! Sai lei cavalca western in montagna!
    sorrisinoooooo
    postato da MW il 31/03/2007 00:37

  • Sì, caro Navarre, chissà perchè i film che finiscono così, con due persone che si allontanano verso l'orizzonte, amandosi o volendosi bene o anche solo in amicizia, sono sempre bei film !
    Ricordo Tempi Moderni, Chaplin era con la moglie Paulette Goddard (una delle mogli in verità), un'attrice brava che ho sempre apprezzato tanto (per es. in un film di George Cukor...magari un giorno ne parlo... George Cukor è un regista di gran bei film in bianco e nero, uno dei miei prediletti in assoluto).
    :*

    postato da Isabeau il 05/04/2007 03:56

  • Come si dice buona pasqua in amerika?
    ...
    Auguri!
    Filo

    postato da filo rosso il 06/04/2007 21:58

  • ti dirò...
    una motitudine di tempo fa... non mi ricordo che era fosse... rimasi in canada per qualche mese. no, non vacanze.. mia mamma è dalmata e ha fratelli esuli per tutto il mondo.. ero dal parentado perchè si sposava una cugina.
    passai anche per le riserve indiane... ma io tornai con un capricato da grande capo.. sai quelli con le piume che fanno non solo da corona ma scendono a mo di velo...
    certo un cappello come il tuo se torni qua è più facile da indossare che il mio copricato...
    ma io ho sempre preferito gli indiani ai musi pallidi.. che vuoi...
    postato da ivy phoenix il 10/04/2007 01:59

  • grazie !!!
    :-) luana
    postato da luanamodini il 31/03/2007 14:20

  • io sono stata in arizona e nevada. phoenix l'hai vista ? come t è sembrata ? tucson ? un salutissimo :-)
    luana
    postato da luanamodini il 29/03/2007 20:33

  • le musiche di morricone sono un mito
    Auguri di Buona Pasqua a te!
    postato da ivy phoenix il 08/04/2007 14:08

  • PS- :* :* :* :* :* :* :* :*
    Esageri... :) sei un tesoro, ti voglio bene.
    Sai, i cavalli... se fossi stata bambina ci sarei salita su con incoscienza e senza paura.
    Poi, da quando ho saputo che l'attore che recitava Superman, che era un pezzo d'uomo, s'era ridotto in quello stato semivegetale per via di una caduta da cavallo (l'ho saputo tardi, pensavo avesse avuto un incidente d'altro genere), ho cominciato a pensare che i cavalli sono veramente pericolosi: bellissimi ma selvaggi sempre, non si sono mai avvicinati all'essere umano spontaneamente come cani e gatti, sono sempre stati presi a forza e domati, e penso che gli rimanga qualcosa di selvaggio che può rispuntare in ogni momento anche in quelli più mansueti.
    Per cui da adulta e dopo aver saputo di vari gravissimi incidenti capitati anche a persone della mia zona, peraltro alcuni provetti cavalieri da una vita, mi avvicinerei a un cavallo con puro terrore.
    E credo che ogni cavallo percepirebbe la mia paura, cosa non buona.
    Mi sa che per me è troppo tardi.
    Anche se... quanto mi piacerebbe.
    :) :* :*

    postato da Isabeau il 29/03/2007 18:10

  • chiedo asilo politico
    postato da matrix il 03/04/2007 22:32

  • hai ragione, ma se non ci si prova difficilmente avremo un miglioramento...
    buona colomba allora! te la fai spedire? non credo che lì ne troverai :-)
    postato da sempreio il 07/04/2007 11:24

  • Occhei, sei pronto per il prossimo reality italiano.
    (Però secondo me col cappello da cow-boy stai benissimo!)
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 09/04/2007 22:09

  • Caro Navarre, io però ho un grande trasporto per i film di G. Cukor, non saprei parlarne bene...
    E poi lo so che tu NON sei ignorante.
    Lui...è uno dei migliori registi della storia del cinema, considerato alla pari di Hitchcock, Frank Capra, Billy Wilder (altri che amo), e altri grandi...
    Ha diretto le migliori attrici in assoluto, dico attrici perché era considerato "il regista delle donne", perché sapeva tirare fuori il meglio, e forse ha creato lui stesso delle grandi star...
    E credo che (come tutti, penso) avrai visto senz'altro almeno due o tre suoi film nella vita, magari senza sapere chi era il regista.
    Un bacio e un abbraccio grande
    :*

    postato da Blue Rose il 05/04/2007 17:51

mercoledì 28 febbraio 2007

Iùta

Giorno 1. Partenza anticipata, avevamo previsto di andarcene dopo lavoro per le 17 di venerdì ma il fancazzismo imperante e la congrua possibilità di evitare del traffico ci spingono ad alzare i tacchi alle 16. Speriamo di trovare poca gente sulle freeways, ma il fatto che il lunedì sia uno dei pochissimi giorni di vacanza ufficiale negli USA (il President's Day) fa in modo che mezza California sia sulle strade verso i parchi o Las Vegas. Così, ci si fanno 4 ore filate di coda sulla 243, sulla 91 e sulla I-15, fino alla giunzione con la I-215 sopra S.Bernardino, poi diventa più scorrevole. Giustamente, queste ore di coda se le becca D., che è il più impaziente alla guida dei tre. Cena a Barstow: tutte le strade portano a Barstow, e poi via verso il Nevada sempre sulla I-15, con me al volante. Fino a Vegas, 70 miglia all'ora come limite previsto, c'è gente sulle strade. Da lì fino alla destinazione della prima notte, Mesquite, poco prima del confine, limite di 75 e nessuno in giro: si va a 90, in mezzo al buio più assoluto (grande cielo stellato). Ovviamente si sbaglia l'uscita, e proseguiamo sulla I-15 fino alla cittadina successiva, Littlefield: il nostro trionfale ingresso in Arizona lo si fa al buio. Tornati indietro, ci sistemiamo nell'hotel-casino Virgin River, è aperto tutta notte e c'è un mucchio di gente che gioca.
Giorno 2. Ci si sveglia al mattino presto, e si vede che il panorama che era di un nero più totale la notte prima offre dei bellissimi scorci del deserto del Nevada. Dopo la colazione nel casino in cui probabilmente alcuni avventori hanno giocato tutta notte, ci avviamo sulla I-15. Ripassando per Littlefield, ci accorgiamo che la metropoli è composta da tre case e 15 camper. Dopo la decina di miglia di strada nell'Arizona, entriamo finalmente nello Iùta, che ci accoglie con un cambio di pavimentazione ed un asfalto ruvido e rumoroso: situazione che peggiora entrando a St.George, dove i lavori restringono la carreggiata ad una corsia e si resta una ventina di minuti jammati nel traffico. E nasce così il tormentone: Iùta sucks. Superato l'ingorgo, l'asfalto riprende una buona consistenza e si fila dritti fino alla prima tappa: il Kolob Canyon, la parte nord del parco di Zion. La giornata stupenda ci fa apprezzare il panorama di montagna, e diciamo che è molto bello, anche se guardando le foto a posteriori e facendo un paragone con quello che vedremo in seguito non dice molto. Dopo la visita relativamente rapida, torniamo sulla I-15 e, costeggiata Cedar City, finalmente entriamo nella 14, che ci porterà al piatto forte della giornata: il Bryce Canyon. Sulla strada l'idea è di passare per il Cedar Break National Monument. Nell'andare, davanti a noi notiamo una macchina con tre ragazze dietro, che ci salutano e ci sorridono e mettono i piedi fuori dalla capote, e valutiamo che ci siano 5 signorine arzille che vanno come noi al Bryce. Ma le perdiamo quando facciamo la deviazione per Cedar Break, che oltretutto scopriamo essere una strada sbarrata causa due metri di neve (è a 3300m). Così, ritorniamo sulla 14 all'inseguimento delle pentagnocche, a 70mph (dove il limite è 50). E puntualmente, veniamo adocchiati da una patrol che viaggia in direzione opposta, che u-turna e ci insegue, non a sirene spiegate, ma noi notiamo la manovra e rallentiamo e dopo un po' costeggiamo. Il cop smonta e si avvicina, "hey ya guys, howyadoin'?", è sorprendente quanta gente qui negli U.S. faccia finta di interessarsi alla tua salute. Ha la faccia da poliziotto buono, ed esordisce con "stavate facendo gli 80!", e M. alla guida, con la miglior faccia da culo, "no, erano 40-45!", ma lui non convinto "no no, erano proprio 75-80!", "guarda, al massimo 50!" - neanche ad essere al mercato. Il cop controlla i documenti, torna nella macchina e fa passare un po' di tempo, poi si riavvicina e dice "ok, vi lascio andare, ma ora andate piano, ok?" Noi, illuminati da cotanta grazia, ringraziamo e a 45mph proseguiamo fino all'incrocio con la 89, dove riprendiamo un'andatura migliore. Arriviamo al Bryce Canyon, dove, dopo mangiato, passiamo uno splendido e caldo pomeriggio in un posto incredibile che non descriverò, vuoi perché non ho parole vuoi perché voglio parlare del viaggio in sé, non della meta. Si rimarca il fatto che i sentieri sono ardui e ci sono poche famiglie e anziani, e che lungo un sentiero tra gli hoodoos (pinnacoli di roccia) incontriamo 3 delle 5 ragazze dell'auto: ci apprestiamo gioiosi a fare conoscenza, quando da dietro spuntano le altre due persone della cinquina: i loro genitori. Abbandonata ogni veemenza, ci dedichiamo al parco, e al crepuscolo ce ne andiamo di nuovo sulla 89 in direzione Kanab dove dormiremo. Nella metropoli, troviamo per miracolo un ristorante aperto alle 20.30, con due cameriere che buttale via (ma 16enni, e qui se ti mettono in gattabuia buttano via la chiave), dove si cena con bistecca alta tre dita e montagna di patatine fritte (citazione texiana). Si va subito a dormire, il posto è deserto tanto quanto le 20 miglia di roccia circostante.
Giorno 3. Sveglia presto, e ci informiamo al tourist office se è possibile visitare The Wave, roccia rosea stranissima che abbiamo visto in un opuscolo all'albergo. Risposta negativa: serve un'autorizzazione, il posto è studiato da non so chi. Ripieghiamo sulle Coral Sand Dunes, che sembra di essere in Egitto, e abbiamo la gioia di vedere una Dune Buggy, purtroppo non rossa con cappottina gialla, nel suo ambiente naturale che sgomma tra le dune. Dopo la visita rapida, facciamo una foto sul confine con l'Arizona (dove la strada diventa sterrata!) e ritorniamo in Iùta sulla 89 e poi sulla 9, dove dopo una trentina di miglia entriamo a Zion nel canyon principale. Questo è un parco più per famiglie, e abbiamo l'occasione di vedere tutte queste famiglie di mormoni (religione principale dello Iùta), facilmente riconoscibili dalla dozzina di figli in età crescente, di solito biondi e sorridenti. Mentre il Bryce Canyon è comunque roccia, questo è un parco più naturale, e forse perde un po' di fascino con una visita a metà febbraio, comunque l'esperienza è molto bella lo stesso. La giornata passa velocemente, anche perché malcalcoliamo le risorse mangerecce del posto (che consistono in un solo ristorante) e ci troviamo a pranzare alle 2 con quello che si può prendere in lounge, ovvero antipasti e cheeseburger. Così, dopo varie escursioni e passeggiate, prendo io il volante e baldanzosamente mi dirigo al crepuscolo verso l'uscita, in direzione ovest, per il ritorno ad Irvine: dalla 9 alla I-15, per abbandonare con le lagrime agli occhi lo Iùta e quelle 10 miglia di transizione in Arizona, ripassare dall'idilliaca (?) Mesquite e via verso Las Vegas. Qui abbiamo dapprima una bella sorpresa, perché vederla di notte arrivando da est è molto più bello che quando ci si arriva da sudovest, ma poi ci viene la sciagurata idea di dire "facciamo un giro della Strip", rendendoci conto solo dopo, immobilizzati nel traffico, che la città è piena come un uovo perché l'indomani è il President's day e per giunta si gioca l'All Star Game nella palestra del casino MGM. Così, a 3/4 della Strip, riusciamo ad uscire dal casino e a ritornare sulla I-15, non prima di avere dato il cambio al pilota (io) che aveva il culo quadro. Con M. alla guida, giungiamo a Baker, a metà tra Vegas e Barstow, dove ci rifocilliamo in uno squallido fast-food, ed infine D. si sobbarca l'ultimo tratto di guida, così da arrivare ad Irvine, CA, all'1 di notte. E l'indomani, alla faccia del President's Day, a lavorare, che un giorno di ferie lo si usa in modi migliori in seguito.
Ma ragazzi... il weekend successivo, si riposa!

Ok, a grande richiesta vi dico dove andare a vedere un po' delle mie foto americane... si tratta di passare nel blog della carissima Isabeau aka BlueRose che mi mette gentilissimamente a disposizione un po' del suo spazio immagini (grazie! e voi lasciatele un saluto, se vi va), e cliccare sul suo link "le foto che Navarre mi manda dagli USA" nella colonna laterale. Enjoy!

Commenti originali

  • Navarre, hai scritto la sceneggiatura di un road Movie !
    Le parti in cui andate per le strade di notte mi hanno fatto pensareal bellissimo panorama notturno che guardavano Thelma e Louise dall'automobile, poi quando siete stati fermati dal poliziotto, e M. s'è meso a mercanteggiare sulla velocità, sembrava di vedere Elwood dei B.B., che diceva al poliziotto che non andava veloce.
    Hai rimembrato 2 film di Spencer - Hill, Altrimenti ci arrabbiamo (dune Buggy), e Continuavano a chiamarlo Trinità (quello m'è venuto in mente per via dei Mormoni)...
    Solo mi fai sorgere un dubbio angoscioso e inquietante: non è che lì le ragazze sono tutte delle bellezze stratosferiche, e quando torni in Italia le italiane ti sembreranno dei cessi o pressappoco ?
    :(

    postato da Blue Rose il 28/02/2007 16:04

  • eccolo il post nuovo... mo' leggo.
    appunti di viaggio...
    hey guy, howyadoing?
    che buoni che sono i poliziotti là

    postato da ivy phoenix il 03/03/2007 14:04

  • Strabellissime le tue foto!!!
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 05/03/2007 22:40

  • ... e foto di qua, foto di là... la postassi, qualche volta, una foto...
    baci, filo

    postato da filo rosso il 28/02/2007 21:44

  • sai, un'amica mia aveva sposato un mormone... al sesto figlio però lui se ne andò con una più giovane a farne altri... lasciando lei, senza lavoro e con sei bocche da mantenere...
    no, non ho niente contro quella religione, per carità.. ma ho qualcosa contro certi tipi di uomini
    postato da ivy phoenix il 03/03/2007 14:07

  • tante...ottime....bellissime.....impressionanti,mi sa che merita il viaggetto.
    postato da dany637 il 04/03/2007 00:16

  • PS- dimenticavo: the Bride è stata 4 anni in coma.
    Io sono stata un poco in coma, e quattro anni e passa in letargo.
    HUG
    postato da Isabeau il 05/03/2007 00:12

  • ciao occhioni!Che fine hai fatto? urge nuovo post.
    postato da DD il 17/03/2007 15:53

  • Tesoro bello.....ma nn scrivi più?
    postato da dany637 il 20/03/2007 23:24

  • La luna del ghiaccio
    la luna dei fantasmi
    la luna calda del sole che ritorna
    La luna dei fiori
    la luna dei germogli
    la luna gialla del grano che matura.
    La luna del riso
    la luna del raccolto
    la luna bianca del volo degli uccelli.
    La luna grande
    la luna delle foglie
    la piccola luna del sole che muore.
    E la pioggia goccia
    consuma la roccia;
    così, notte dopo notte
    le dodici lune.

    postato da matrixwoman......... il 02/03/2007 12:51

  • Ok,vado a vedere le foto,buon week-end! se sn tante come è lungo il post ritorno lunedì da te ;-)
    postato da dany637 il 04/03/2007 00:11

  • ai lav iuta apart from de big moschitos ol eraund de greit solt leik.
    bai bai baub bau miao miao
    postato da r t il 08/03/2007 16:44

  • PS- Non c'entra nulla...Ma lo sai che l'autrice di Harry Potter è nata il... 28 o 31 luglio non ricordo, comunque è del mio segno ? Non mi stupisce che si interessi di simboli alchimia e svariate altre cose che riversa accuratamente nei suoi romanzi...
    Oh, questo non c'entra niente, era tanto per dire...
    Baci Baci e Baci
    SSSMMMMMAAACCCKKK !!!
    postato da Isabeau il 08/03/2007 17:33

  • niente moto gp, niente rugby, niente sbk???? oddio, io mi sono finta malata per tre sabati di fila!!!! :)
    visto tutto, scorpacciata di tv come mai in vita mia....sarà per quello che lunedì avevo la febbre e deliravo???
    No preoccupes, torno sorridente e cazzuta a fare la BergaCri dellasituazione con commento colorato e poco tecnico!!

    postato da grisù il 14/03/2007 12:48

  • :* :* :* :* :* :* :* :*
    HUG HUG HUG
    postato da Blue Rose il 20/03/2007 01:39

  • ciao bello!
    sì, ti do l'indirizzo della clinica amor per farti fare un bagno di cioccolato e per farti ricredere sulla tua affermazione di qualche post fa: senza amore ci si adatta, ma se c'è non è forse meglio?
    un abbraccio a 100 miles e a presto!

    postato da sempreio il 28/03/2007 10:14

  • :*
    E se i Mormoni vi avessero salutato dicendo "Salve fratelli !", gli avresti risposto "no, non siamo parenti" ? :) :D :D
    Ciao vecchio Marpione :*
    postato da Isabeau il 01/03/2007 22:04

  • guarda, quello lì è l'unico album di cristina donà che riesco ad ascoltare per intero :)
    ies ies ior rait! ai uent chemping tu arizona niar sedona abaut ten iers egò, end so ol de biutis ol eraund - deserts tu, end chenions, did iu si walnut end de volcheino crater uau! ai ev greit memoris ov det taim.
    grrr che invidia! buon sudovest!
    postato da r t il 10/03/2007 18:20

  • Caro caro Navarre, non hai sbagliato nulla, sono io che ho invece dimenticato di scrivere una cosa importante: GRAZIE !
    :* :* :* :* :* :* :* :*
    Ti voglio bene.

    postato da Isabeau il 13/03/2007 18:25

  • ciao gringo,
    ho ascoltato il tuo consiglio e mi son messa a spolverare ;-)
    tante volte è meglio tirar dritti e non scavare troppo!
    come ti va? altro giro da raccontarci?
    buona domenica :-)
    postato da sempreio il 17/03/2007 22:38

  • è primavera!!!!
    com'è il tempo dalle tue parti?
    esiste oppure è come si vede nei film sempre in costume da bagno in spiaggia....?
    ciaoooo
    salutino... scemo ma la mia tripla dose mattutina di caffè non deve essermi ancora entrata in circolo.. e senza caffeina i neuroni sbadigliano
    ciauuuuuuuu
    postato da ivy phoenix il 24/03/2007 08:24

  • una cosa che non dimentico e che ho apprezzato: l'immensità degli states. le pianure sterminate seguite da montagne dai colori del tramonto...
    qualche foto la potevi mettere anche tu però ;-)
    ti penso nel tuo ambrato esilio, ciao
    postato da sempreio il 02/03/2007 09:54

  • Caro Navarre, se mi vieni a fare le coccole faccio la brava, lo sai.
    Quel post...è stupido, ma contiene di me più di quanto nessuno immagini: le prime righe sono i miei reali pensieri, epurati da qualche negatività in più rispetto alla realtà (i puntini sospesi).
    The Bride...credo di avere legittimamente titolo a definirmi così.
    Che "il mio lato sia triste e solo", su ciò non c'è dubbio.
    La citazione di mezzo, di "Gunny", quella è un omaggio a te, si collega ai puntini che proseguono il mio pensiero mattutino, e sei tu quando mi fai quei discorsi su ciò che troverò o non troverò dall'altra parte.
    Mi sono sbagliata clamorosamente su Trinità, i Mormoni sono nel primo film, non nel secondo come ho detto nel primo commento.
    Bacioni, ti voglio bene. :* :* :*
    postato da Isabeau il 04/03/2007 23:57

  • Ciao Colui, buon lunedì!
    postato da matrixwoman il 11/03/2007 23:06

  • Ciao,buona serata!
    postato da Dd il 13/03/2007 23:40

  • beh... buona domenica..
    postato da ivy phoenix il 18/03/2007 01:16

  • Pare che questa settimna ricominci "OC" in TV...
    Hanno scritturato anche te...?
    ;-)
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 26/03/2007 22:19

  • Mio carissimo Navarre :* , innanzitutto, grazie!
    Poi, ebbene sì è vero, ho volutamente tralasciato di citare gli errori storici di Ridley Scott (e ce ne sono), ma gli si può perdonare per un film così :) ...
    Nemmeno io ho letto il libro di Crichton, sai ? So solo che il film è preso pari pari dal libro, e che il libro è a sua volta ripreso dalle vere cronache scritte da un arabo dell'epoca, con quel nome, che pare abbia vissuto (o raccontato) quella storia davvero. Non mi sono pronunciata perché non ne sapevo.
    La venere di Willendorf: un po' si studia nei libri di storia dell'arte (primitiva), un po' ne vieni a a sapere leggendo qua e là se ti attrae la branca ornamentale-religioso-simbolica dell'antropologia (oddio che parolone grosse, adesso sembro una prof.).
    Ma soprattutto se cresci fin dalla nascita guardando tutti i documentari e le trasmissioni di divulgazione su natura scienza storia archeologia ecc ecc... che hanno fatto il buon Piero Angela e il figlio Alberto, più Geo & Geo su Rai3 e non mi ricordo più cos'altro (dove acchiappo una di queste trasmissioni mi ci appiccico, da sempre), allora un sacco di cose ti si sedimentano in testa per forza.
    Ecco ho fatto la prof. ; perdono !
    Mi scrivi cose tanto belle a cui non so mai rispondere adeguatamente; però non credo che tu ne sappia meno di me, ritengo seriamente che tu sappia molte ma molte più cose di me in ogni campo; sei tanto gentile : GRAZIE !
    TI VOGLIO BENE !
    :* :* :*
    postato da Isabeau il 08/03/2007 17:30

  • ora si che sembra di star lì con te!!! se però postassi pure qui qlc foto.....no eh??? te possino!
    Non è che ci stiamo divertendo troppo lì in trasferta??? se, se....lavorare! puah!
    Bacet
    postato da grisù il 12/03/2007 15:15

  • quel post lo aveva scritto il mio Socio... io non vedevo altri che Lenticchia...
    cmq Ferdinando Ruffini ora è il team manager del pescara.
    Ho trovato la sua foto e... mamma se passano gli anni.. ora è vecchio e pure brutto.. quindi ho scelto il paesaggio carsico come immagine..
    ciao!
    postato da ivy phoenix il 14/03/2007 21:06

  • Sorry boys & girls, purtroppo in questi giorni avrò davvero poco tempo da dedicare a voi e al blog... niente nuovi post fino a fine mese, immagino. A presto!
    postato da Colui che Vede Oltre il 20/03/2007 03:52

venerdì 9 febbraio 2007

Cinema

No, non voglio certo fare concorrenza alla cara BlueRose aka Isabeau, e del resto non credo riuscirei a parlare di film con la stessa intensità che lei riesce a mettere nei suoi post.
Vorrei proprio parlare, almeno all'inizio, di cinema nel senso dell'edificio in cui si proiettano i film... ed in particolare di un cinema.
Qui ovviamente, nella megalomania americana, imperano i multisala: tipicamente si parte dai 4/5 schermi e poi chi più ne ha più ne metta - qui a Irvine per esempio c'e' un multiplex da 21 sale. E come nei multisala italiani, in genere ci si possono vedere solo i blockbuster da milioni di dollari, con impianti surround e tecnologie spettacolari, al modico prezzo di 10$ a botta, che bene o male è in linea col prezzo europeo.
Tranne in una catena: Starplex.
Questo sarà forse il più grande rimpianto che avrò al termine del mio esilio: la possibilità di recarmi in uno di questi cinema, nella fattispecie quello a mezzo miglio da casa mia con 5 schermi, e di sedermi comodamente a vedere un film uscito nelle sale mainstream (e neanche quelle troppo popolari) 6 mesi prima, pagando UN singolo dollaro il martedì e UN dollaro e mezzo gli altri giorni della settimana.
Questo è un pezzo di civiltà che si dovrebbe importare.
(se vi state chiedendo come fanno a fare soldi, la risposta è facile: il weekend e' sempre strapieno, e un pacchetto di popcorn, sempre gettonato dai culoni locali, costa 8$)
Sorprendentemente ma neanche tanto, la maggior parte dei film che sono andato a vedere avrebbe meritato la spesa di un biglietto normale... però andare a scatola chiusa a vedere un film che potrebbe veramente far schifo per 10$ è qualcosa che non mi suona molto bene.
Comunque, nella lista ricordo con estremo piacere Fearless con Jet Li e the Illusionist: purtroppo non so i titoli italiani... in realtà non so neanche se siano usciti in Italia.
A voi, consiglio di andare a vedere Borat, che uscirà a breve sugli italici schermi: mi sono fatto invero un paio di risate!
Infine, ultimamente ho visto The Holiday, che per un dollaro direi che è stata senz'altro una buona esperienza, e che mi ha fatto notare una cosa interessante. Nel film c'è una contrapposizione tra le storie di Cameron Diaz, americana di San Diego (LA nel film), e Kate Winslet, inglese di Reading (Londra). Il particolare che mi ha colpito molto è che prima di venire qui capivo abbastanza bene l'inglese britannico, e invece per l'americano, californiano in particolare, dovevo prestare parecchia attenzione: guardando il film, mi sono reso conto che dopo tre mesi sono arrivato a capire benissimo quello che dice Cameron Diaz e a faticare a seguire i discorsi di Kate Winslet... è curioso!
Pare che nelle prossime settimane daranno addirittura Eragon, che ho preferito non vedere dopo avere letto/sentito i commenti in proposito. Pero', anche se "it really sucks" oppure "sucks bad" come sembra, direi che lo scialacquare un dollaro per la curiosità me lo posso anche permettere...


Commenti originali

  • Io se vado alla Multisala non m'addormento solo se il film è signifiativamente interessante ....
    Caspita le poltrone enormi ...il calduccio ... l'odore confortante dei pop-corn (e il rumore di chi elegantemente li mastica) .... se è pure tardi ...non c'è verso!
    ;D)
    Scherzo!
    Ti invidio questa bellissima esperienza!
    Buona giornata.
    Mati

    postato da Mati il 15/02/2007 10:07

  • Sì sì Navarre, lo sapevo che tu hai una primary power fortissima, però la citazione di Walt Whitman si adatta perfettamente pure a te ("Mi contraddico? Ebbene si, mi contraddico.
    Posso farlo. Sono vasto.
    Contengo moltitudini!”): è vero, una volta l'hai detto pure tu...e poi c'è sempre la regola n° 4 !
    :) :* :* Bacioni Bacioni Bacioni

    postato da Isabeau il 22/02/2007 21:37

  • interessante quello che hai scritto.
    buona giornata.

    postato da anets72 il 09/02/2007 14:57

  • qui il massimo credo sia nove sale.. al centro commerciale le torri... ma chi ha più tempo di andare al cinema?
    qui ti invidio non poco...
    già i poc corn...
    che poi, dannazione, a portarli da casa è vietato!!!
    mi sono sempre chiesta se poi qualcuno si accorge se al buio azzanni un panino dei tuoi..
    e che ti possono fare?
    ciaooo
    postato da ivy phoenix il 13/02/2007 00:37

  • Che bella esperienza!
    Tra l'altro Borat e The Illusionist non li voglio perdere, ma il tempo...
    Ciao pretty boy :-)
    (però sentir parlare la Winslet è musica, la Diaz...ehm...)
    postato da Amfortas il 14/02/2007 19:55

  • ciao c.
    come va?credo bene.con sorrisi.ti saluto dolcemente.
    iris_m
    postato da iris il 11/02/2007 16:28

  • Ma che cosa figa!!! Io asetto sempre la rassegna del mio cinema a grottaferrata ma questa cosa qui è veramente fantastica!!! hai capito questi americani?!!
    per la cronaca ho visto The Holiday e mi sono così incazzata durante la visione che guarda....ho quasi dato fuoco al cinema!!!
    ne avrai di cose da raccontare al ritorno!!!
    baci

    postato da grisù il 13/02/2007 16:43

  • Ma tanto tu fra poco torni a casa no ?
    Resisti, sono sicura che non diventi "wimp".
    :* :* :*
    postato da Blue Rose il 20/02/2007 17:47

  • Ma che stai a dì nel tuo ultimo commento da me!!!!!!!!! ;-)
    postato da dany637 il 26/02/2007 23:46

  • Miiiii, come ti invidio la padronanza dell'inglese!
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 11/02/2007 21:39

  • La musique
    ---
    Vers ma pâle étoile,
    Sous un plafond de brume ou dans un vaste éther,
    Je mets à la voile ;
    La poitrine en avant et les poumons gonflés
    Comme de la toile,
    J'escalade le dos des flots amoncelés
    Que la nuit me voile;
    Je sens vibrer en moi toutes les passions
    D'un vaisseau qui souffre ;
    Le bon vent, la tempête et ses convulsions
    Sur l'immense gouffre
    Me bercent. D'autres fois, calme plat, grand miroir
    De mon désespoir!
    Baudelaire

    postato da matrixwoman il 14/02/2007 11:20

  • Sagace quella del Dio-spaghetti!
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 20/02/2007 21:21

  • beh ma io ero ragazzina proprio negli anni Ottanta.. per quegli anni entravo nelle disco, in quegl'anni mi attaccavo i post in camera mia..
    ah il poster di Billy Idol... altro che quelli di Tiziano Ferro che hanno nelle camere oggi giorno... eh sì....

    postato da ivy phoenix il 27/02/2007 11:21

  • Ehi, non ne avrai mica tanti di rimpianti oltre a questo, voglio sperare...
    Lo so, ci sono il Grand Canyon e tutte le altre attrattive naturali che hai visto e vedrai (beato te), e parecchie altre cose positive (come questo cinema)... però qui tutti ti aspettano a braccia aperte ! :*
    Grazie e grazie per i complimenti che mi fai nel post... io penso davvero che se tu ti mettessi a scrivere di film, lo faresti appassionatamente, e bene, e poi ne vedi così tanti !
    Ti abbraccio forte. Baci Baci e Baci
    postato da Isabeau aka Blue Rose il 10/02/2007 01:10

  • ciao colui,
    scusa se non ricambio tutte le visite, sono un po' fiacca ultimamente, anzi, sto meditando di mettere la parola FINE al blog... poi torno a essere meno sommersa dagli impegni reali e torna la voglia di ributtarmi nella mischia.
    per quanto riguarda gli spettacoli e i prezzi spettacolari allora tanto di cappello agli USA, bisogna solo saper scegliere con tanta abbondanza a portata di mano
    ;-)
    parli di esilio: stomaco a parte, spero che il tuo soggiorno lì non sia così terribile :-)
    bye bye
    postato da sempreio il 13/02/2007 14:10

  • riletto.. e mi è venuta voglia di popcorn caldi.. ora scendo a comperarmi i semi...
    ciauuu
    postato da ivy phoenix il 18/02/2007 17:36

  • Attendo resoconto della serata degli Oscar :-)
    postato da Amfortas il 26/02/2007 13:19

  • Ma lo sai che oggi è l'ultimo giorno di Carnevale?
    .....lo so,nn te ne può fregar de meno.....ma io te lo dico lo stesso,per tenerti informato,eh! ahhahahahh!
    Buona notte,va'!
    postato da dd il 21/02/2007 00:31

  • Sì Navarre, anche Eyes Wide Shut ha una colonna sonora accuratissima... non per niente ho scelto un film di Kubrick, se vuoi parlare di soundtracks d'eccezione con lui vai sul sicuro... anche se non è facile individuare tutti i brani che usa...
    Bè certo, la marcia Topolin Topolin Topo Topo-lin in Full metal Jacket l'avevo individuata da sola però :)
    Ssshhhmmmaaaccckkk !!!
    postato da Isabeau il 27/02/2007 22:33

sabato 3 febbraio 2007

Superbowl

Un popolo intero trattiene il respiro (citazione! un applauso al primo che la riconosce senza sbirciare su internet), e si appresta ad una domenica pomeriggio di sport e spettacolo. Nel maestoso Dolphin Stadium del sud della Florida, alle 15.25 tempo della costa ovest, si incontreranno i poderosi Indianapolis Colts e i rocciosi Chicago Bears, in un'epica sfida da cui uscira' vincente la squadra campione della NFL (National Football League): il quarantunesimo SuperBowl.
Bene...
Non me ne frega un benemerito.
Secondo voi, io dovrei fare come l'americano medio, cacciarmi sul divano con birra e patatine (non che questo sia un male, peraltro) davanti ad una partita di uno sport di cui non capisco le regole, in cui dei giganteschi uomini dopati fino al midollo con le teste in caschi metallici si prendono piu' o meno per finta a legnate, con degli intervalli lunghissimi tra azioni e tempi in cui si vede il peggio dello show locale (tempo stimato totale: piu' di 3 ore)?
Neanche per sogno, boys. E a dirla tutta, vorrei essere al posto vostro, voi che siete in Italia, ed il giorno prima (oggi data italiana mentre scrivo) avrete la possibilita' di vedere la partita inaugurale del 6 nazioni di rugby tra Italia e Francia in odore di rivincita della finale calcistica di Berlino, e probabilmente il draghetto andra' addirittura al Flaminio a vedere questo spettacolo di sport (vero) senza coreografie assurde e Prince (o qualsiasi sia il nome che usa ora) che canta nell'intervallo. E ovviamente, non esiste uno straccio di tv americana che trasmetta la partita qui...
...per dirla con l'idioma locale, bloody hell! Ma almeno, qui lo sport è ancora sport, e non si ammazza nessuno per una partita.

Commenti originali

  • Il tuo blog è davvero bello!
    Un bacio
    postato da Cora il 06/02/2007 20:31

  • Grazie della visita!
    A presto
    postato da Cora il 07/02/2007 20:37

  • Ciao vecchio Marpione .
    Mi pare d'avertelo già scritto che preferisco come vivono lo sport lì, piuttosto di come lo stanno degradando QUI.
    Sai che la mia memoria è labile, la citazione dovrebbe riguardare Berlinguer e la sua morte, e mi pare pure che sia una canzone (?). Posso aver detto tutte castronrie, e sai perché, comunque non mi viene in mente nient'altro, ho il buio pesto.
    Ciao
    Uh ! Dimenticavo ! Un bacio al sapore di cioccolata fondente con le nocciole !
    Il ragù alla bolognese mi pare troppo untuoso per un bacio
    postato da Isabeau il 03/02/2007 17:19

  • Bè, immagino che possano esserci delle valide alternative, come birra e patatine mentre guardi un bel film, ma è solo una delle possibilità...Ma quando torni? Un abbraccio.
    postato da sugarcim il 05/02/2007 19:15

  • buon giorno! bel blog il tuo. tornerò più spesso a trovarti. vieni anche tu da me. ciao
    postato da anets72 il 07/02/2007 09:08

  • Invece SIIIIIIII! Adesso che ci penso....da quando sn stata MORSA da un DIAVOLOOOOOOOOOO!!!!
    postato da dany637 il 07/02/2007 23:49

  • dannazione! mi dispiace...
    uh... mai provato le patatine spolverate con parecchia paprika piccante forte e una birra doppio malto? no.. direi che non c'è proprio niente di male!
    postato da ivy phoenix il 05/02/2007 00:05

  • Ho sentito da qualche parte che hanno perso i Bears.
    Grazie per il suggerimento sul cane rompipalle: sarebbe bellissimo avere sul telecomando del cancello anche il tasto per la botola!
    Lo proporrò alla prossima riunione condominiale. :-)
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 06/02/2007 18:50

  • buon giorno simpatico blog il tuo. verrò più spesso a trovarti. ciao
    postato da anets72 il 07/02/2007 09:00

  • IO DIABOLICAAAAAAAAAA!!!! Ma quando mai!!!!!!:-)
    postato da dany637 il 07/02/2007 23:47

  • ehi ..
    questo video è da vedere !
    immagini che parlano e musica che cammina :-)
    GIORNATA DI MOBILITAZIONE GIOVANILE
    spot della manifestazione del 17 febbraio:
    http://www.censurati.it/?q=node/3537
    “Se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.” Paolo Borsellino
    a presto
    indio
    postato da indio il 03/02/2007 18:11

  • Beh, direi che l'applauso va tutto ad Isabeau, che anche se non ha citato i Modena City Ramblers ha individuato la spettacolare canzone dei Funerali di Berlinguer. Clap clap! :)
    E visto che sto autocommentando, tanto vale aggiungere un dettaglio... forse è stato un bene non vedere la batosta che abbiamo preso dai francesi...
    postato da Colui che Vede Oltre il 06/02/2007 05:30

sabato 27 gennaio 2007

La ricetta ingegneristica statunitense per l'abbiocco post lunch

Ingrediente 1.
E' iniziato tutto al quinto anno dell'università, prima non ero così.
Fino ad allora, non importa quanto dormissi la notte, dopo pranzo ero sempre attivo e attento, qualsiasi fosse l'attività in cui ero impegnato. Perfino durante le lezioni coi lucidi di Fisica III dei pomeriggi nebbiosi di novembre, o davanti alle presentazioni tardoprimaverili in powerpoint di Calcolatori Elettronici con il buio più totale in aula e le teste che ciondolavano in ogni dove, riuscivo a rimanere lucido e sveglio - ma forse era anche merito del docente, che generalmente parlava con voce bassa per microfono salvo poi alzare bruscamente il volume ogni paio di minuti.
Ma il quinto anno, qualcosa è cambiato: tutto di un colpo, nelle ore dopo il pranzo - complici anche le lezioni di microelettronica sempre al buio con le slides ma in assenza di microfono del docente - ho cominciato ad essere assalito da sonnolenze sempre più potenti, fino al punto che il secondo semestre l'ho sonnecchiato quasi al 75%. La testa che si fa pesante, le palpebre che sembrano essere preda di una forza di gravità gioviana, i suoni che diventano ovattati, i pensieri che se ne vanno... almeno fino a quando il tuo compagno di banco non ti dà una gomitata, sperando che tu faccia lo stesso per lui di lì a poco.
Ho scoperto in quel periodo che ascoltare gente che espone fatti subito dopo mangiato è qualcosa che devo evitare assolutamente. Quando lavoro, non risento della cosa: sono concentrato su quello che faccio abbastanza da non percepire la sonnolenza che accompagna la digestione. Ma se mi trovo a dover seguire presentazioni o discorsi di gente che parla, ragazzi che fatica.

Ingrediente 2.
L'Interstate 405 e la 5 che si uniscono appena in fondo ad Irvine hanno 7/8 corsie per senso di marcia, insomma sono le classiche freeway da film americano. Normalmente sono scorrevoli, però la vicinanza di Los Angeles le rende un inferno al mattino dalle 8.30 e la sera dalle 5. Qui si dice "jammed in traffic", jam è la marmellata, direi che "invischiato" è quanto di più simile ad una buona traduzione ci sia. Si va a passo d'uomo tra centinaia di macchine, spesso anche sulle carpool lanes (corsie preferenziali per chi non viaggia in macchina da solo, modo di incentivare il car sharing). Così, nelle aziende che non impongono un orario di lavoro preciso ai dipendenti, c'è la diffusa abitudine di traslare le 8 ore standard, in genere dopo: non è raro trovare persone che fanno 10-19 o 11-20, proprio per evitare di passare ore immersi nel traffico. Se poi uno è un po' in alto nella scala lavorativa, può tranquillamente permettersi di presentarsi al lavoro diciamo solo il pomeriggio, dalle 12-12.30 in poi.

Ingrediente 3.
La weekly design review è un'allegra e tutto sommato utile consuetudine del mondo ingegneristico che consiste nel riunire tutti coloro che stanno partecipando ad un progetto per spiegare cos'hanno fatto durante la settimana, su cosa stanno lavorando, in maniera tale da condividere idee e suggerimenti e avere un punto di vista panoramico della situazione. Generalmente si tratta di cose di un'ora o due, a seconda del fatto che qualcuno spieghi più in profondità il suo operato. Se il gruppo poi è molto ampio e comprende più progetti, quello che si fa è fare una prima review solo con coloro che lavorano ad un progetto, molto tecnica, e una seconda più generale sulle attività del gruppo in cui parlano i capi.

Mischiata degli ingredienti:
Uno dei direttori tecnici del mio gruppo di lavoro, molto numeroso per cui si opta per le due reviews, è uno di quelli che arriva di primo pomeriggio per evitare il traffico mattutino della 405. La prima design review è stata fissata al mercoledì, e per potergli dare l'occasione di essere presente (perché c'è da dire che è uno che ne sa parecchio), è stato deciso che l'orario di inizio sia alle 15 - e questa si protrae in genere fino alle 17. La seconda review è per il giovedì alle 13, e anche qui spesso si arriva alle 15.

Risultato finale:
il sottoscritto dovrebbe imparare a portarsi dietro degli aghi, da conficcarsi in profondità nella carne per riuscire a rimanere in qualche modo sveglio durante queste interminabili riunioni post-lunch. Oppure dovrei evitare di mangiare?


Commenti originali

  • Più che una ricetta ingegneristica mi sembra una lucida disanima d'un magnifico eseplare d'italiano alle prese con gl'impegni che la vita gli propina. Sia l'ambiente universitario, sia quello lavorativo (specialmente quello da te descritto) spesso si presentano talmente carichi di noia e di costrizione, che risulta molto difficile resistere all'assopimento. Le libagioni possono essere il fattore scatenente, ma sono certa che in un diverso contesto, godereccio ed interessante, le reazioni sarebbero completamente diverse. Il dramma è che, di solito, non si può fare ciò che si vorrebbe, quindi.... dormiamoci sopra!!!
    Ti mando un bacio dall'Italia al sapore di ragù alla bolognese (da non mangiarsi con gli spaghetti, bensì con le tagliatelle, dillo a quegli americani!).
    postato da stregagatta il 30/01/2007 16:47

  • ciao!
    fin dall'inizio mi son detta "ma perché colui che vede oltre mangia a mezzogiorno come se fosse in italia?" hai esposto molto bene le abitudini californiane, davvero interessante poter lavorare dalle 11 alle 20. personalmente preferirei 7-16 ed è quasi quello che faccio se non fosse per una pausa obbligata di 40 min per un pasto leggero che mi obbliga poi a restare fino alle 17. capisco la tua cocca del pomeriggio e credo che la tua conclusione di non mangiare sia azzeccata :-)
    se però non ci resisti, buon lunch!
    postato da sempreio il 30/01/2007 14:53

  • E che dici di "I'm standing up because
    I'm ill of hemorrhoids"?
    :-)
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 31/01/2007 20:55

  • Sai che quando leggo i tuoi post rimango sgomenta?
    Sarà colpa mia o tua?
    postato da DD il 29/01/2007 20:14

  • E se assistessi alla presentazione stando in piedi? Oppure potresti restare in equilibrio su due gambe della sedia.
    Comunque, ti capisco in pieno: a parte i miei personali abbiocchi, chi lavora nella formazione come me lo sa bene, quanto rende un pomeriggio di lezione.
    Baci transoceanici, Filo.

    postato da filo rosso il 30/01/2007 21:54

  • Allora la Review altro non è che la riunione smaronante del mercoledì ! (E del giovedì).
    Accidenti, la natura non mi ha dato il dono dell'abbiocco, e specialmente a quello "post prandium": in genere mangiare e digerire mi tengono molto sveglia, anzi, la sera è bene che mangi presto sennò poi non riesco ad addormentarmi, o dormo poco e male.
    Avrei tanto bisogno di dormire !!!
    SSSHHHMMMAAACCCKKK !!! :* :* :*
    postato da Isabeau il 27/01/2007 17:16

  • ma nn prendere oro colato tutto quello che scrivo ;-)
    Ciao!!!!!!!!
    postato da dany637 il 30/01/2007 18:10

  • io ti invidio! è inutile che fai finta di essere depresso lì, eh???
    tzè...
    io ogni venerdì sera che nostro signore manda in terra ho la riunione settimanale che a seconda di quanto poco ha da fare il capo si traduce in una fine serata, cena di lavoro, e fanculoi a tutte le uscite fighe che avevi programmato. Mi domando e dico, se lui non ha niente da fare di venerdì non vuol dire che vale così per tutti, eh??????
    baci baci
    postato da grisù il 31/01/2007 14:28

  • M'insinuo rispondendoti:
    ma lo so che C.Consoli è sicula, solo che io l'ascoltavo fortuitamente in aereo da Bo a Catanzaro.
    Magnifico esmplare d'italiano: un italiano in America fa sempre la sua bella figura!!! In questo caso tocca a te tener alta la bandiera tricolore.
    Nei miei viaggi in america, ristretti solo alla california, alla florida ed a NY, ho sempre trovato nei menu dei ristoranti gli "spaghetti alla bolognese" (pura invenzione). Non li ho mai presi ma li ho visti sui tavoli di altri commensali. Sono conditi con una bava al pomodoro e con alcune parti corpuscolate. Non sapevo fossero "polpette". Cmq, andare in America mi piace perchè, da buona provinciale, vedo tutto "grande", anche il cielo. E poi si può girare in Hammer senza che ti diano dell'esaltato.
    Bene, con queste scuse ti mando un altro saluto italiano: ciao.
    postato da stregagatta il 02/02/2007 16:47

  • c'è sempre da imparare :-)
    molto interessante
    un caro saluto
    indio
    postato da indio il 30/01/2007 20:20