lunedì 25 giugno 2007

Il giro del mondo inizia con ta-taaaaa

Qualche tempo fa, girovagando per YouTube ho trovato quasi per caso questo splendido filmato, che mi ha riportato ai remoti tempi della mia infanzia. La versione della sigla è quella originale in inglese, perché la mia pigrizia mi ha impedito di cercare approfonditamente l'equivalente italiano, così spenderò due parole sulla traduzione. In un atto di rara saggezza, la musica della sigla (e le relative immagini sottoscorrenti, senza mettere un collage inutile di qualche puntata come trista abitudine) è stata tenuta fedele all'originale - peraltro bella - ed è stato tradotto il testo, e cantato dagli Oliver Onions, che tante preziose cose ci hanno regalato: un esempio per tutti, la canzone della Dune Buggy in Altrimenti ci arrabbiamo. Siccome non mi pare di avere visto il cartone in TV più o meno da quei tempi, non saprei dire se la sigla abbia tenuto, oppure nell'onda revisionista della dirigenza della sezione animazione di Mediaset sia stata rimpiazzata con un'orrenda canzoncina di Cristina d'Avena priva della minima grazia musicale, e tutto sommato preferisco tenermi l'illusione che non sia stato così.
Comunque, torniamo alla mia infanzia. Un po' di ricerche mi dicono che il cartone sia del 1981, ma suppongo che la prima trasmissione italiana sia di qualche anno dopo: al massimo direi 84/85, perché ho un ricordo molto chiaro che la colloca durante gli anni in cui ero all'asilo. In quel tempo, mi ero subito innamorato del cartone, fino a farlo diventare il Mio Cartone Preferito (di Conan avevo immagino già perso quelle tracce che avrei ritrovato una ventina di anni dopo, come già detto in un'altra occasione). All'epoca non sapevo certo nulla di Jules Verne, che avrebbe dovuto aspettare almeno un lustro per vedersi riconosciuti i suoi diritti e la sua bravura in quella e altre opere; mi affascinava molto l'avventura del leone Willy Fog (chissà perché poi l'avranno ribattezzato così? l'originale nel romanzo è Phileas Fogg... ma il nome cambia anche nella versione inglese. Forse perché di difficile pronuncia per dei bambini?) che viaggia contro il tempo intorno al mondo, con il gatto francese Rigaudeau (anche qui, da Passepartout, ma stavolta la scusa della pronuncia non regge molto) e il topo (?) Tico (assente nel romanzo). La storia la conosciamo un po' tutti, spero, e direi che è una bella avventura anche a venti e più anni di distanza da quando ne ho sentito parlare la prima volta, e a quasi centotrenta da quando è stata scritta... un piccolo classico, insomma.
Dicevo, il mio chiarissimo ricordo di infanzia. Ai tempi, giravo parecchio con il mio amico G, quello che una quindicina di anni dopo sarebbe passato suo malgrado alla storia per altri motivi di cui ho già parlato in un post di qualche mese fa. Come tutti i ricordi di quando ero molto piccolo, ma ho letto da qualche parte che è una cosa comune, mi vedo in terza persona, in compagnia di G, a cantare la sigla per le stanze dell'asilo, e qui si verificava una controversia religiosa di immani proporzioni sull'incipit.
Si può senz'altro capire il problema se si pensa al nostro inno nazionale, che notoriamente nel cambio di tonalità recita "ché schiava di Roma / Iddio la creò. / Popopom / Popopom / Popopoppo poppo pom", con la voce a sostituire lo stacchetto degli ottoni che sono lì solo a far figura.
Ebbene: cantando le prime note, io mi proponevo in un leggiadro "TA-TAAAA!" urlato a squarciagola con la mia soave voce di cinquenne circa, ma venivo praticamente subito interrotto da G con un perentorio "no!", seguito da un altrettanto grazioso "NA-NAAAAA!", verso il quale mi sentivo di dissentire. Dopo un po' di discussione, credo di avergliela data vinta sebbene contrariato, per cominciare dopo un po' con il testo vero, Fog la scommessa ha fatto già ed in tempo tornerà dal giro del mondo. Certo che riascoltandola, mi pare che il ta-taaa ci stia meglio... sarò poco testardo, eh?
Ora, guardando le immagini e la musica, mi torna in mente un grandissimo dubbio che mi perseguitava da vent'anni e me ne è venuto un altro. Il dubbio amletico era sul testo della sigla, e mi ricordo che nessun altro bimbo all'epoca ne era venuto a capo istruendo i colleghi: nella parte di Romy, cosa diavolo cantano gli Onions prima di "è Romy la più bella"? Guardando in rete, ho finalmente scoperto che il verso incriminato recita "dolce dolce viene lei"... non l'avrei mai detto, dovrei trovare il modo di riascoltarla.
E ora il secondo dubbio, dovuto alla fallibilità della memoria (se qualcuno riuscisse a fugarmelo, gliene sarei senz'altro grato). Prendete i quattro personaggi che ad un certo punto compaiono intorno al mondo (sul ritornello finale, eighty days around the world) e corrono dietro ai protagonisti. Ci sono un lupo, che mi ricordo essere un sabotatore pagato dagli scommettitori per far fallire il viaggio di Fog, e il cane investigatore. Poi, un orso che presumo sia capitano di una nave (ha il berretto da marinaio in testa)... ed ecco il problema: chi diavolo è la quarta creatura, quella di piccola statura? Già capire che animale sia è complicato... comunque, non ho nessuna memoria di questo personaggio. Chiunque mi aiuti a ricordare sarà ricompensato con un pubblico elogio... eh, non posso offrire molto altro!


Commenti originali

  • il cartone lo rammento, lo vedeva mia sorella più piccola, io ovviamente ero troppo grande!!!!! ufffffffffff perciò niente elogio pubblico. ari ufffffffffffffff
    postato da grisù il 25/06/2007 19:25

  • Caro Navarre, da dove vogliamo cominciare ?
    Dalla canzone di Alttrimenti ci arrabbiamo che mi è venuta subito in mente; o dal fatto che mi fa molto ma molto piacere che i protagonisti buoni di questo film siano tutti FELINI (topo a parte, sarà stato per par condicio), e i felini da me preferiti; o dal fatto che Si' SEI TESTARDO tanto ma tanto, praticamente quanto me !
    In caso tu avessi dei dubbi.
    Ho ascolato la canzoncina, sai che l'amico G non aveva però torto ? Ci stanno sia ta-taaa che na-naaa, accipicchia quanto eravate pignoli.
    Per il dubbio sul personaggio, non saprei dirti: però ripenso al film del '56 con David Niven (io non ho mai visto il cartone, e il libro l'ho letto praticamente da piccola, non mi ricordo una mazza).
    C'era in questo film un personaggio interpretato dall'attore PETER LORRE, uno piccolino, ma non nuovo a film tratti da Verne (stava anche in 20000 leghe sotto i mari), e era in "Casablanca", in "Arsenico e vecchi merletti", e nel capolavoro di Fritz Lang, "M, IL MOSTRO DI DUSSELDORF", e in un sacco di altri film.
    Potrebbe essere lui il personaggio di bassa statura che compare nel cartoon ? Però non mi ricordo assolutamente chi interpretava nel film !
    Sorry, non sto bene, il caldo, e i soliti buchi di memoria... non ti posso aiutare...
    ...mo chara go bragh :* :* :*

    postato da Isabeau il 25/06/2007 19:48

mercoledì 13 giugno 2007

Il diluvio su spettatori e corde vocali

Giove Pluvio ha deciso di annegare le migliaia di spettatori presenti all'Arena di Verona dopo la quarta canzone, precisamente Who are you. Concerto bagnato, concerto fortunato? Nemmeno per sogno, perché il vento laterale ha fatto in modo che l'improvvisa acqua a secchiate cadesse oltre il tetto del palco e lavasse completamente anche gli Who. Roger Daltrey, vista la mala parata, ha ben deciso di interrompere, e ha biascicato un "prima volta che dobbiamo interrompere un concerto per pioggia" prima di ritirarsi negli appartamenti privati, con i tecnici del palco che ricoprivano di grossi teloni tutta la strumentazione.
Nel frattempo, io ed il mio amico, che, dato il ritardo causato da dei disgraziatissimi lavori sull'Autobrennero, ci eravamo trovati in una posizione relativamente infame perché eravamo molto obliqui rispetto al palco, subivamo una lavata memorabile nella calca che si accalcava (e cosa poteva fare?) verso i tunnel di ingresso dell'Arena. Una volta entrati, a buoi ormai scappati e t-shirt zuppa, è cominciata una lunga attesa, dove progressivamente si è insinuata nei fradici spettatori la consapevolezza che ormai il concerto sarebbe stato annullato, al più spostato nel caso migliore: dopo 45 minuti, in cui la pioggia si era tutto sommato calmata, molti erano pronti ad andarsene - del resto, essendo l'unica data italiana, era giunta gente da ogni dove.
Quand'ecco che una pausa interrompeva l'apertura delle cataratte del cielo, ed il pubblico coraggioso ritornava, ovviamente in piedi, sugli spalti (o in platea, a prezzi not affordable by le mie tasche). La cosa poi si è rivelata di grande vantaggio, perché noi, fra i primi temerari ad uscire, ci siamo spostati verso una posizione nettamente più favorevole. Ed ecco pronti di nuovo i tecnici del palco, che con scope di gomma e asciugamani si sono dannati l'anima per rendere calpestabile il suolo dalle sacre scarpette dei musici. Che dopo un'altra ventina di minuti si sono presentati tra l'ovazione generale, per attaccare la bellissima Behind blue eyes. Senonché, dopo un paio di frasi tutti ci siamo resi conto che Daltrey cantava come avesse della carta vetrata a grana grossa in gola: infatti, dopo una strofa e un ritornello, si produceva in un "basta, non ho voce" che ha causato una ridda di ululati e buuuuu e fischi. Certo, le secchiate d'acqua di prima non gli avevano fatto bene.
Dopo un breve ritiro nel backstage, ecco poi rientrare Pete Townshend, che (con traduttore) ha spiegato con aplomb inglese "the voice of Roger Daltrey has gone", aggiungendo con humour altrettanto britannico "magari vi potrei suonare qualcosa io", per poi andarsene un'altra volta.
Lo stoico pubblico ha rumoreggiato e non si è spostato di un dito, sotto la pioggia che aveva ricominciato a battere, e forse tutta questa dedizione ha convinto gli Who a tornare sul palco e a ricominciare a suonare nonostante gli eventi atmosferici.
Dopo altre tre o quattro canzoni, in cui Townshend oltre a suonare la chitarra e ad agitarsi come un ragazzino (nota: pensavo che ormai gli Who fossero bolsi e autocelebrativi... mi sbagliavo) sopperiva alla scarsa potenza vocale di Daltrey sostituendosi anche come lead singer, il gruppo ha preso davvero coraggio, ed è stato lì che è scattata la magia.
Ovviamente non poteva accadere se non sulla bellissima Baba o'Riley. Per quattro minuti, nessuno in tutta l'Arena di Verona è più stato conscio del diluvio, della grattugia nella gola del cantante, delle folate di vento freddo. Veramente emozionante, e con una coda suonata da Daltrey con l'armonica il cui uso evidentemente non presuppone la presenza di una voce a posto, perché l'esecuzione è stata impeccabile.
E da lì in poi per un'altra oretta abbiamo visto una band che si divertiva a suonare, nonostante la pioggia, con Townshend che saltellava sul palco neanche avesse avuto 15 anni, Daltrey che maltrattava le sue già deperite corde vocali, e dietro un gruppo di supporto eccellente, con nota di merito ad un batterista che ragazzi miei vi assicuro pestava DURO.
Ed alla fine, mezzanotte passata (e credo che fosse oltre l'orario di coprifuoco delle autorità veronesi), un ultimo regalo al pubblico, ovviamente su Won't get fooled again: Daltrey si è prodotto come da migliore tradizione nell'urlo quasifinale della canzone, yyyyyyeeeeeeeeaaaahhhhh!, del tutto gioioso ed esplosivo, con uno sforzo immane e pezzi di bronchi e tonsille sputati sul palco e ovazione adorante di noi tutti. Non so come farà per la prossima data, stasera a Monaco di Baviera... tutti i miei ringraziamenti, comunque.
E così, a chiusura di questo post musicale, posso esprimere la mia quasi totale soddisfazione, unita al fatto che, siccome non mi sembra di covare alcuna malattia nonostante acqua e vento gelido, ho avuto un'altra prova del fatto di essere immortale.
Però, data la mezza lavata dell'anno scorso con gli Eagles e quella intera di lunedì con gli Who, ho deciso che l'anno prossimo all'Arena ci vado con uno scafandro da palombaro...



Commenti originali

  • Baci caldi e abbracci tremendi :-)
    postato da dany637 il 20/06/2007 00:33

  • sei ritornato!!!!anche con i puntini si sente la tua vicinanza.ciao c.
    postato da iris il 14/06/2007 14:40

  • se porti pioggia ti chiedo gentilmente di stare alla larga dalla piazza di locarno... voglio gustarmi zucchero nella magia di una sera d'estate con il caldo soffocante :-)
    cavoli quante vicissitudini per un concerto, ma il brivido di quel rientro tutto sommato inaspettato è stato certamente il momento più bello!
    non mi piacciono particolarmente gli who anche se a volte trema la casa se mio marito è in forma... l'anno scorso sono arrivati e ha potuto seguirli con entusiasmo...
    per i bagni in montagna è davvero così: intorpidimento totale e sensazione meravigliosa!
    ciao :-)

    postato da sempreio il 15/06/2007 15:23

  • grazie c.,hai sentito la canzone ti piace?
    un abbraccio.....hi.
    postato da iris il 19/06/2007 12:50

  • Caro Navarre, sai che è stata una sorpresa andare a scovare le canzoni degli Who nel sito che sai ?
    Purtroppo non ho trovato la prima che citi, Who are You, ma ho trovato le altre, e... pensavo di non conoscere gli Who... invece già alle prime note di Behind Blue Eyes, mi sono resa conto che la conoscevo benissimo, e poi mi sono accorta di conoscere anche Won't get fooled again (e mi chiedo come ha fatto il poveretto a fare quel grido con la gola a pezzi... vabbè avranno i soldi, ma la salute è la salute...) !
    Insomma una botta di vita alla mia memoria: almeno so che da qualche parte ho ascoltato queste canzoni !
    Baba o'Riley non ha rianimato la mia memoria, quindi credo di averla ascoltata per la prima volta: molto suggestiva, sembra una melodia etnica irlandese.
    Ora mi mancherebbe di vederli in faccia: chissà che non siano facce che riconosco !
    Sai che amo la pioggia, non mi sento di dir male della pioggia nemmeno in questa occasione, anche se ahimé per poco non mandava a monte il concerto. Sono contenta quindi che tu sia immortale... e tanti auguri a Daltrey di riprendersi presto.
    Grazie di tutto caro Navarre... ti voglio bene.

    postato da Isabeau il 14/06/2007 01:09

  • Forse così è stato ancora più memorabile. Un saluto.
    postato da sugarcim il 18/06/2007 17:02

  • mmmm... il tuo terzo occhio non conosce la fiat strada, figliolo?
    sai che quella canzone con l'urlo piace persino a me e l'ascolto quando le ossa mi tormentano per ritrovare la giusta carica ;-)
    dolce notte!
    postato da nonna papera il 24/06/2007 01:51

  • Entusiasmante racconto: pioggia a parte, avrei voluto essere lì!
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 14/06/2007 21:57

  • baci & abbracci
    postato da dany637 il 19/06/2007 00:35

lunedì 4 giugno 2007

Post-rientro, finalmente

Ok, con colpevole ritardo riprendo ad imbrattare questo nero spazio dopo un mesetto dalle mie ultime comunicazioni prima di partire.
Ah, ma il periodo è stato concitato ed impegnativo... vediamo di ricapitolare: il precedente post è datato 26 aprile, 10 giorni prima del mio addio alle statunitensi terre. Dopo una settimana turistica in Quebec, sono finalmente tornato nel vecchio mondo, imparando un'ennesima importante lezione di vita: per i voli transoceanici, è d'uopo quando possibile affidarsi a compagnie aeree statunitensi. Infatti, rispetto alle altre tre volte in cui ho compiuto la traversata (andando o tornando) a bordo di comodi, larghi, spaziosi aviogetti americani, dotati di schermo per film personalizzato, ho trovato alquanto scomodo il vettore Lufthansa (e non sono proprio i primi arrivati). La megalomania a stelle e strisce per certe cose dà davvero dei vantaggi.
Ad ogni modo, giunto nel natio paesello ho fatto una settimana ricostituente a base di tutte le leccornie culinarie che ho ardentemente desiderato nei sei mesi precedenti, a cominciare dalla polenta e galìna di mia nonna fino ad una pizza che si potesse chiamare con questo nome, non dimenticando i vini e le birre, of course. Riacquistato l'uso delle papille gustative, sono quindi tornato al lavoro qui in Emilia, dove nelle ultime settimane sono stato travolto da tutto ciò che si è accumulato in un semestre, compreso il disbrigo della trista burocrazia nostrana - sebbene come già detto anche quella made in USA non scherza affatto.
E così, mi ritrovo solo ora ad avere un po' di tempo libero per aggiornare questo blog, sebbene sia già passato dai miei aficionados per salutare già da qualche tempo... ma spero che da ora in poi potrò ricominciare a donare le mie perle di saggezza a voi lettori con un ritmo più regolare.
A chiusura di questo post di transizione, dunque, un grazie a tutti voi che siete passati ogni tanto a chiedere mie notizie durante la mia assenza. E infine un pensiero alla splendida ragazza che si accinge domani ad andare sotto i ferri... in bocca al lupo e ci sentiamo al più prestto!


Commenti originali

  • Bentornato anche nei post, e ben ritemprato dalle italiche leccornie.
    Baci, Filo

    postato da filo rosso il 05/06/2007 20:44

  • sorpresa :-)
    ciao
    postato da sempreio il 12/06/2007 00:26

  • Isabeau è uscita (momentaneamente) da sotto i ferri del chirurgo, salvo complicanze.
    E ti vuole molto bene, lo sai.

    postato da aficionada il 09/06/2007 03:20

  • Ma non hai detto se, a parte l'aspetto mangereccio, sei felice di essere ritornato. Comunque bentornato, di nuovo pronto a vedere oltre e a regalare le tue piccole perle di saggezza. Un bacio.
    postato da sugarcim il 07/06/2007 18:00

  • Per favore,
    potresti andare sul blog di Jam (http://punkjam.blog.tiscali.it), dove è in corso il concorso di Mister e Miss Blogger, e votare per Il Divaxmaniaco?
    In cambio promettiamo l'unica cosa che possiamo mantenre: niente.
    Grazie!
    postato da I 3 DEL DIVACS il 12/06/2007 01:08

  • Pulènta e galèna frègia
    e un fantasma in söe la veranda
    barbèra cume' petròli
    e anca la löena me paar che sbanda...
    cadrèga che fa frecàss
    e buca vèrta che diis nagòtt
    dumà la radio sgraffigna l'aria
    e i pensee fànn un gran casòtt....
    (davide van de sfroos)
    la ballata è un po' in ritmo nostalgico delle praterie del grande nord, ma la polenta e gallina ti ha decisamente riportato a casa :-)
    un dolce pensiero alla fatina che ormai si sarà risvegliata e spero stia già meglio. l'ho "conosciuta" ed è stata un'emozione (credo tu ti riferisca a lei). portale i miei saluti.
    ciao :-)
    PS ho apprezzato il tuo commento nel quale apprezzi la singletudine, sto pensando alla nomination ;-)

    postato da sempreio il 08/06/2007 18:50

  • ciao gringo!
    non ho capito bene: ubriaca lei o ubriaco tu? :-)
    dai, non è così terribile...
    grazie, mi ha fatto piacere ospitarti.
    un pensiero e un sorriso anche a tigre-drago!

    postato da sempreio il 12/06/2007 23:13

  • ciao c.anche io mi unisco al tuo pensiero per lei e sono cosi contenta del tuo ritorno.scusami senon ho potuto rispondere alla tua ....spero di farlo presto.ciao.
    postato da iris., il 05/06/2007 13:16

  • PS - E non vede l'ora di vederti.
    Con o senza gessato. Ma con lo Stetson sì.
    Così dice.

    postato da sempre aficionada il 09/06/2007 03:28