martedì 6 gennaio 2009

Ed io

Alcuni le chiamano "canzoni autoreferenziali". Si tratta di quel genere di canzoni in cui l'autore descrive la propria situazione di cantante o uomo pubblico di spettacolo, in senso lato o chiamandosi proprio direttamente in causa. Certo, c'è stato chi si è autonominato senza tirare in ballo la propria professione (penso alla spettacolare Sotto questo sole di Baccini/Ladri di Biciclette), però in genere quando uno si menziona è per esprimere le sue considerazioni in merito alla vita da artista.
Gli esempi non si contano, e bene o male chiunque abbia avuto una carriera discreta ci è cascato dentro, magari anche un paio di volte, tipo Guccini con L'Avvelenata o la più recente Addio. Molte sono cose dimenticabili, ma alcuni hanno avuto un discreto successo, prendi ad esempio Masini con quella Vaffanculo che tanto ha fatto scalpore per il titolo (impossibile non conoscerla, per questo la trovate qui, se vi state chiedendo cosa ci fa Masini pronunciato in un luogo come questo) ma che in realtà ricade appieno nella categoria "sfogo per quello che sono diventato a fare il cantante". In un unico caso che mi viene in mente si è giunti al capolavoro (ma magari me ne scordo altri), quella incredibile Luci a San Siro di Vecchioni su cui non è necessario dire nulla.
C'è poi chi ci si affeziona a questo genere: per esempio, il Gran Visir della canzone autoreferenziale, nel senso di colui che in 15 anni di carriera ne ha scritte numerose: Ligabue, che ha seminato indizi già dal suo primo album (Sogni di Rock'n'Roll) a proseguire con vari altri esempi, uno su tutti Tra palco e realtà. Tant'è che questa sua caratteristica non è sfuggita a Elio e le Storie Tese, che l'hanno meravigliosamente preso per i fondelli con una canzone che sembra proprio scritta da lui (Bis).
Ma come da prassi non dimenticata in mesi di inattività, sto divagando... ero partito dalla canzone autoreferenziale per citare un pezzo semisconosciuto e neanche così eccezionale dei Nomadi, Ed io, che apriva un album di basso profilo all'inizio degli anni 80. La canzone è divertente perché inizia con "ed io sono ancora qui a cantare come quando si diceva non potete giudicare" (e se non cogliete la citazione, vi rimando qui per iniziare a ripassare la cultura beat anni 60) e poi prosegue citando varie altre opere che il gruppo emiliano ha fatto negli anni seguenti.
In fondo, mi suonava bene ricominciare ad imbrattare questo spazio (rimesso a nuovo grazie alla mia bella consulente grafica) con "ed io sono ancora qui a scrivere"... non credo sarò poi molto assiduo, e chiedo perdono già in partenza, ma prometto che farò il possibile per non sembrare lo spettro che si leva solo ogni luna piena. Intanto, benvenuti again e buon 2009!

7 commenti:

... ha detto...

Ah carissimo, fino a quando non ho letto il testo di Elio e le Storie tese quasi mi stavo deprimendo pure io a leggere gli altri testi che hai citato!
E non solo, ma pensavo a tutte le cose dette poco fa: a chi si deprime senza averne motivo, e io che mi deprimo e tu che mi rimproveri...e questi qui allora???
Poi col testo di Elio, allora ho cominciato a ridere sballonzolando sulla sedia (ho una sedia con le rotelle sotto, però sono già cadute 2 viti dal sedile, ergo sballonzola, forse un giorno farò una botta per terra, meglio che cerchi di rimettere quelle due viti, perché ce ne sono rimaste solo altre due, al loro posto, e forse pure quelle sono allentate...).
Sì, quando hai nominato Masini, effettivamente mi sono chiesta cosa ci faceva qui da te, però idem quando hai nominato Francesco Baccini, che mi stava pure antipatico. Di Masini, Vaffanculo è l'unica canzone che abbia presente, quindi direi che evidentemente è stata efficace, forse per la musica che non è male,...o forse per il titolo e ritornello, chissà.
Invece mi sono rabbuiata per l'ultima frase...che non sarai tanto assiduo...lo so che hai tantissimo lavoro, e pure io ti rubo un sacco di tempo, però...certo che non devi fare lo spettro da notte di luna piena, cribbio! E dài che se finalmente riusciamo a partorire un nuovo indirizzo per il mio nuovo blog, allora ci faremo compagnia...pure io dopo tanta assenza devo recuperare lettori e trovarne di nuovi, dato che ho visto tanti blog spariti in questo frattempo... Che mondo labile, altro che quello dei cantautori...noi non ci guadagnamo nemmeno qualche cent, oltretutto...
Bacioni :*

Ehm, prima ho eliminato il commento perché chissà come, nelle impostazioni avevo usato il nick che ho anche nel blog di wordpress..lo riposto ora che ho modificato... Ciao ciao maramao.

... ha detto...

E PS- Grazie per la citazione circa la consulenza grafica! Schmmmmack ! Ti voglio bene !

Anonimo ha detto...

a parte ligabue non è che conosco bene i testi degli altri a cui ti riferisci...
nessuno di noi a tempo accidenti... ma ogni tanto fatti sentire dai, che è bello sapere che ci sei
;-)

ps: baccini come aurora sta antipatico pure a me
masini? chi è? quello che quando l'ascolti di prendono i crampi allo stomaco...

Anonimo ha detto...

Mi ero fabbricato tempo fa la categoria di "metacanzone" con riferimento a canzoni che fanno riferimento nel testo a se stesse o a concetto di canzone in generale.
Es.: Gino Paoli: "Ti lascio una canzone...".

Anonimo ha detto...

[lo posto anche qui]
Un blog con "pulsazione agostiniana" (Cfr. Sant'Agostino, De musica VI, 7, 19): un anno per un post e due per i commenti...confidando nell'eternità.

Anonimo ha detto...

ciao colui... cosa ne pensi se credo che quando un artista arriva a scrivere sul suo stato di cantautore sia perché si trova ad un bivio e non sa bene che strada imboccare? un po' come noi sul blog. postiamo una canzone o una poesia e nel frattempo pensiamo al da farsi... il mio discorso non prenderlo tanto sul serio ;-)
hai citato canzoni, ma soprattutto cantautori che sono tra i miei preferiti. a loro perdono molto facilmente se hanno scritto qualche pezzo discutibile. la musica italiana non sarebbe tale senza vecchioni, i nomani, baccini, guccini, ligabue!
come il blog non sarebbe blog senza "colui che vede oltre" :-)))
quando vuoi, quando puoi, quando ti fa piacere!

e in merito alla pioggia di cui hai parlato da me, il primo pensiero è stato proprio per i nomadi, che hanno scritto di una pioggia che comunque cadrà... anche se... noi non ci saremo :-)

a rileggerci e un saluto affettuoso alla tua stilista!

Anonimo ha detto...

sono stanchissima stasera e qualche errore è scappato... sorry man :-)