lunedì 3 luglio 2006

Tec: una lunga storia delirante

Sono passato a salutare i miei nel weekend, ed ecco che mia madre si è presentata con la vecchia cartellina da disegno che usavo all'ITIS, chiedendomi di gettarla (era ridotta male già all'epoca) dopo averla svuotata della roba da salvare. Rovistando tra i fogli, ho trovato gli appunti del corso di officina di aggiustaggio, alcune tavole da disegno tecnico, fotocopie di chissà cosa... ed un disegno, fatto a mano in formato A4, che mi ha procurato un'ondata di ricordi e ilarità di parecchie ore.
Torniamo indietro di una dozzina d'anni abbondante (diobon, già così tanto?). Correva l'anno scolastico 1993/94, ed ero al primo anno. Classe esclusivamente maschile, d'altra parte era un ITIS e la botta di culo di ritrovarmi con un mucchio di leggiadre fanciulle in classe l'avrei ricevuta due anni dopo (vedi il mio vecchio post su colei che ho chiamato Gaia). Ai tempi avevo stretto una bella amicizia con due personaggi, il Nic e Keto. Io e il Nic eravamo (e tuttora io sono, non so lui) dei grandi lettori di Tex, il fumetto di G.L. Bonelli e A. Galleppini. Per coloro che non conoscessero il personaggio, devo precisare che il nome esteso è Tex Willer, e che è un ranger del Texas oltre ad essere un capo indiano.
In classe con noi c'era anche un ragazzo un po' robusto (non era un cicciobomba, solo era alto e grosso), e venimmo a sapere che dalle sue parti era conosciuto - poveraccio - anche come "il suino". Lui ovviamente non ne era particolarmente contento. A noi stava simpatico, e quindi non ci eravamo mai prestati a questa crudeltà adolescenziale, al contrario di altri. Ma il destino cinico e baro ci prese alla sprovvista.
Un giorno io e il Nic discutevamo di Tex - ovviamente - ed ecco che, al nominare il nostro eroe Tex Willer, il buon Keto cominciò a ridere a più non posso, ripetendo "Tex Willer... Tex Willer". Noi non capimmo perché fino a quando non scrisse ciò che intendeva:
TEC SUILLER.
Ora, non so se vi ricordate, ma ai tempi esisteva una marca di wurstel chiamata "suillo".
Era sorprendente, perché Keto non era mai stato particolarmente propenso per i giochi di parole, ma d'altra parte era anche anglofobo (più tardi ne darò un esempio). Ad ogni modo, dopo meno di dieci minuti era nato Tec: provate ad immaginare il disegno di un porcello con le pistole e il cappello da cowboy. Delirante.
Il nostro amico non la prese benissimo subito, anche se poi cominciò a divertirsi del gioco. Però a ben pensarci la nostra non era una presa in giro nei suoi confronti, solo un'idea che ci era piaciuta.
Si era verso la fine dell'anno. Cominciammo a produrre qualcosa come una ventina di avventure di Tec. Il livello del disegno era quello che ci si può aspettare da dei futuri periti, e le storie subito non erano un granché di originalità.
Creammo subito i pard di Tec, i suoi compagni d'avventura, basandoci sugli originali di Tex. Kit Carson fu sostituito con un più volgare Skit, mentre la scelta per Tiger Jack fu obbligata. Ai tempi in classe avevamo anche un ragazzo davvero magro (addirittura più di me, e vi assicuro che sono particolarmente secco), che nel cognome aveva qualcosa che richiamava i leoni. Nacque così l'indiano Lion Jack, che veniva disegnato immancabilmente con un tronco finissimo e le costole bene in vista. Successivamente creammo il figlio di Tec (meglio che non sappiate come).
Dicevo, le prime storie non erano molto originali. Io e Nic eravamo legati al personaggio originale, e le nostre avventure si basavano perlopiù su versioni demenziali delle storie di Tex: così nacquero i grandi nemici come il mago Muffisto (da Mefisto) e altre amenità del genere. Keto, non lettore, se la prese più che altro con i professori (ma anche noi lo coadiuvavamo): la malefica MaryBacon per esempio foggiata sulla nostra scandalosa prof di italiano. E poi c'era il prof di disegno: giacca e cravatta, occhiali scuri, uno dei primi a girare col cellulare, sigaretta penzolante. Noi lo chiamavamo "il figo di *****" dal nome della città dove c'era la scuola, ma nel fumetto lo ribattezzammo "il figo del West", che in realtà ad ogni sua apparizione si scopriva non riuscire mai a tirare su uno straccio di donna.
Disegnammo una ventina di avventure, di poche pagine l'una, e poi finì l'anno. Il povero ragazzo che aveva ispirato il tutto venne bocciato, così come l'originale di Lion Jack, ed entrambi andarono a lavorare. Tutto lasciava presagire che ci saremmo dimenticati di Tec... ma così non fu. Anzi, fu la testimonianza del fatto che l'idea aveva perso già da subito la connotazione di presa in giro ed aveva raggiunto una sua dimensione propria.
Il secondo anno ci scatenammo. Io e il Nic ci affrancammo dalle banali repliche storpiate di Tex, mentre il Keto sviluppò una serie di storie di un umorismo talmente surreale da lasciare senza parole i nostri lettori (c'erano una dozzina di persone che seguivano le avventure di Tec).
Per esempio, di Keto mi ricordo l'epopea del Gregge: a Tec veniva regalato un gregge di pecore che lui non voleva, e venivano descritti i suoi tentativi deliranti per liberarsene. Poi ebbe l'idea di dare facoltà di pensiero al cavallo di Tec, tipo Snoopy, anche se un po' più monotono: per una dozzina di sue avventure, ogni volta che si vedeva Tec a cavallo quest'ultimo pensava sudando "azzooo.... pesaaaa....", fino a quando in un episodio il cavallo morì, e ritrovandosi in paradiso sdraiato con una bibita esclamò "azzo, come si sta bene qui!", con relativa risposta dall'alto "cavallo! qui non si dicono certe cose!!!" Quando vidi la scena per la prima volta cominciai a ridere fino ad accasciarmi sul banco.
Anche il Nic si produsse in alcune trovate geniali. Mi ricordo tra le altre una bella storia intitolata "la croce di fuoco" o qualcosa di simile, con copertina a pastello (ehi, eravamo professionali) che ritraeva una bella croce fiammeggiante... della quale ovviamente non c'era alcuna traccia nella trama! Tra l'altro, la suddetta professionalità unita all'anglofobia del Keto ci regalò una delle perle più assurde della serie: in seconda di copertina mettevamo un piccolo "elenco arretrati". Ora, non so se io o il Nic avevamo fatto una storia intitolata "chinatown", ed ecco che nell'avventura successiva realizzata da Keto compariva nell'elenco "ciai na taun". Ovviamente quello divenne il nome ufficiale da allora in poi. Fantastico.
Di mio, mi ricordo di essere rimasto soddisfatto della volta che avevo fatto spiaccicare Tec allo spessore di una frittella (sì, ero molto slapstick), o della descrizione del passato di Skit (gestore di bordello). Però forse il fiore all'occhiello dell'intera produzione lo realizzai in combutta col Nic, con l'introduzione nella serie di quello che sarebbe divenuto un comprimario fisso: nell'episodio intitolato "la sfiga", facemmo entrare in scena l'indiano scacciato da tutte le tribù (tranne quella scalcinata di Tec, obviously) perché grqandissimo jettatore, a nome... Culo Rotto. Quando verso la fine facemmo un sondaggio tra i lettori, la storia più, uh, amata risultò proprio quella... che nostalgia.
Dopo un centinaio di storie, comunque, la fantasia ci abbandonò, e chiudemmo la serie. Se non ricordo male, l'intera raccolta delle storie è rimasta in mano al Nic. Chissà se le ha ancora... non lo sento da molti anni.
Non ricordo in quale occasione avevo disegnato il disegno in A4 di Tec che ho ritrovato nella cartellina che mi ha dato mia madre, però sono stato sommerso da una valanga di ricordi, sia delle avventure che di noi che le realizzavamo... ho ghighato per tutto il pomeriggio, con mia mamma che mi guardava chiedendosi se mi fosse partita qualche rotella. Ah, gioventù... direi che il modo migliore di chiudere questo troppo lungo post è con un brindisi a tutto lo staff di Tec, a coloro che l'hanno ispirato, letto e scritto. Cheers!


Commenti originali

  • E' strana questa tua nostalgia del passato che spesso riaffiora, anche se mio modo di vedere sei giovanissimo. Forse di tratta di predisposizione genetica. Io ero nostalgico già a vent'anni. Ricordo che un giorno vidi un film, ero molto più giovane di come sei tu ora. Era "I ragazzi irresistibili" con Walter Matthau, lo storia di due vecchissimi comici che non si sopportano più. Walter Matthau diceva cose come nel "nocentoventotto" o nel "noventocentotrentadue" (invece dei più comodi nel '28 e ne '32). Io Lo trovavo irresistibile e adottai per un certo periodo questo modo di esprimermi nostalgico... Dicevo quindi nel "Novecentosettansette" o nel "novecentosettantré". Hasta la vista, amigo.
    postato da Mio Capitano il 03/07/2006 17:25

  • Un centinaio di storie? Urka!
    Sono d'accordo con Vanilla, rintracciale!
    Intanto potresti scannerizzare il disegno e postarcelo, no?
    Ma che creativi questi dell'Itis...
    Baci, filo

    postato da filo rosso il 03/07/2006 17:06

  • ma sai che a me i fumetti piacciono tantissimo?
    sotto i banchi a scuola avevamo in genere diabolik... e io, nonostante mi prendessero tutti in giro, Topolino (embè? mi piace ancora)...
    sempre ammirato chi riesce a far ridere coi fumetti...
    ciaoooo
    postato da ivy phoenix il 04/07/2006 23:28

  • ok!!!!mi sembri entusiasta spero che ti piacera'..^.^,
    i.
    postato da iris il 06/07/2006 19:36

  • grazie c.
    voglio visitare questo nuovo sito...nel we.
    Ciao...contraccambio l'augurio di buon fine settimana.
    postato da iris il 07/07/2006 19:58

  • Ciao, mi sono scordato di inserire "Giù la testa" nel post, sarà per la prossima. :-)
    postato da Mio Capitano il 10/07/2006 19:25

  • bellissimo! post lungo ma molto scorrevole per il simpatico ricordo dei tempi della scuola e di questa amicizia consolidata grazie a dei fumetti e al loro adattamento alle caricature di ognuno di voi. mi immagino il tuo amico nel tentativo di liberarsi delle pecore :-)))
    per quanto mi riguarda, se resisto fino al 10 luglio è solo perché non ho tanta voglia di blog... a tratti sono arcistufa di calcio, ma per fortuna penso ad altro!
    ciao, buona settimana :-)

    postato da sempreio il 03/07/2006 13:13

  • bè...i conti matematici tornano sempre ...era la stagione novantuno novantadue...quindi ora dovrebbero tornarti ...=^_^=
    sai...è proprio bello il mondo dei manga...mi piacerebbe che ricominciasse ranma e di trovare i video del loro primo incontro...mi ricordo anche io del bosco degli animali giganti del ragazzo gentile che aiutava akane che perdeva la memoria....la lotta furibonda con quel guerriero donna....è vero...ah che ridere..e poi il nonnetto ...che spettacolo.
    postato da iris il 03/07/2006 23:04

  • felice di sentirti felice :-)
    forza per domenica, allora!
    ciao
    postato da sempreio il 05/07/2006 14:28

  • dio quanto scrivi! devo fare un incantesimo sù questo. il bello sai qual'è? che ti leggo! Mi sono piegata in due dal ridere, anche perchè conosco bene Tex Willer (non di persona ovvio). Scuola di tutti maschi? Io di tutte femmine! Avremmo dovuto fare una gita di fine anno insieme non ti pare? Ti suggerisco di rintracciare il tuo amico, assolutamente devi recuperare un ricordo così prezioso.
    postato da salem il 06/07/2006 12:52

  • Ciao carissimo C.N., mi si sono accumulate 10 milioni di domande sull'html e capisco che hai troppo da fare per occupartene. So che essere curiose e fare domande come faccio io è caratteristica delle persone stupide: infatti ormai credo di avere avuto il mio barlume d'intelletto nell'infanzia, con uno strascico nell'adolescenza, poi deve essere successo qualcosa...forse ho perso punti nei miei andirivieni fra questo e l'altro mondo, o forse era un falso allarme iniziale, chissà...
    Spero di rileggerti presto, comunque.
    Un abbraccio forte come sempre
    postato da Vanilla_Stupidilla il 06/07/2006 22:34

  • Rintraccia NIC con tutti i mezzi possibili, trovalo ! E poi diffondi queste bellissime storie, adesso sono troppo incuriosita. Comunque mi hai fatto "sogghignare", come dici tu, anche con questo post. Voglio vedere TEC, mettilo in rete ;) A più tardi
    postato da Vanilla il 03/07/2006 16:12

  • ciao terzocchio
    si ne avrei bisogno davvero di un terz'occhio ma non per capire che M.mi fa piangere di gioia e mi fa piangere la certezza che esistano persone come lui che io non ho mai incontrato e forse mai + succederà-
    e sta bene così perchè qualsiasi cosa io mi dica x autodistruggermi sono certa che è così
    mi capisci?
    postato da jovelly il 04/07/2006 14:29

  • Per Vanilla, Filorosso & chi è interessato a vedere Tec: il disegno è rimasto sulle alpi, non me lo sono portato qui, e là non ho uno scanner... temo che dovrete fare uno sforzo di immaginazione. Magari se me ne ricordo la prossima volta che torno dai miei lo prendo e provo a fotografarlo o scannerizzarlo, ma passerà qualche settimana. Sorry.
    postato da Colui che vede Oltre il 05/07/2006 18:24

  • bellissimi ricordi...più recenti i tuoi io finii liceo nel 91 e poi a lavorare...l'universita la iniziai poi......anche io ho bellissimi ricordi della scuola e rivedo quasi tutti ..ogni tanto con ilarita generale...
    ti vorrei anche dire che ho tutti inumeri di ranma di cui insieme a m. eravamo fans scatenati, dal ventuno al quarantattotto che forte fino a quando si sposano...ovviamente non cela fanno neanche li'.....però è bello ...ho sempre pensato peccato che non li facessero a colori....
    saluti affettuosi....^_-
    postato da iris il 03/07/2006 12:14

  • che figata questa storia di tec suiller----mi sono vomata dal ridere!!!!
    il suino ahhahahahah!!!!
    bacio
    postato da jovelly il 03/07/2006 20:03

  • diabolik...ah passione indiretta...
    quando ero piccola sono cresciuta con la figlia di una vicina che nella sua cameretta aveva un forziere pieno di diabolik dal numero uno..intere ore a leggere vicino alla cucina sotto le scale.....che bello....quel profumo ..quei colori....anche io ammiro moltissimo chi riesce a far ridere scrivendo fumetti..forse ho trovato una ragazza che lo fa per lavoro sichiama stormeyes ed è simpaticissima...ti consiglio di passarci,,,se hai tempo...ciao amico ..buona serata..
    postato da iris il 04/07/2006 23:45

  • PS- Driscol, del blog "noi e loro" mi ha fatto la sorpresa di postare sul suo blog le foto dei miei due gatti. UAU !
    postato da Vanilla il 10/07/2006 03:16

  • Scusami, non conoscevo l'aggettivo elvish, anche se avrei potuto associarlo al fatto che il plurale di Elf è Elves, ma non mi è proprio venuto in mente. Il fatto che io di recente abbia usato awesome e awful per dire terrificante e spaventoso mi ha tratta in inganno. Però non ero mica arrabbiata...credo che tu sia l'unico con cui non mi arrabbierei se dici qualcosa che non mi è molto chiaro e magari sembra brutto, perchè ti stimo persona troppo gentile, e che comunque sa quello che dice, aspetterei sempre di essere illuminata, invece di prendermela scioccamente: sono consapevole che per iscritto gli equivoci siano in agguato più che mai, e specie in una lingua dove ogni parola ha un mucchio di significati diversi.
    Come ti ho già detto nell'altro commento...è possibile vedere Tec Suiller? Questo post mi fa tenerezza...
    Non ho detto mai niente per scaramanzia, ma..questa sera la vittoria contro la Germania è stata una soddisfazione. Buongiorno e un abbraccio. A presto
    postato da Vanilla il 05/07/2006 05:19

  • sei tornato sulle alpi per una passeggiata rilassante? colui che vede oltre cosa mi dice di stasera? pronostico, dai! vediamo se il tuo occhio magico funziona ancora...
    ciao, buona domenica :-)

    postato da sempreio il 09/07/2006 16:05

  • Carissimo C.N., caso più unico che raro: torno da poco dall'essere scesa in strada a festeggiare la vittoria con un sacco di vicini di casa che non conosco per niente (domani neanche ci riconosceremo). Non l'ho mai fatto prima, è che davanti casa mia c'era un vero bordello, i miei cani abbaiavano, sono scesa in giardino per rabbonirli...e mi sono ritrovata fuori dal cancello perché un sacco di persone sconosciute hanno cominciato a farmi un sacco di cenni e saluti urlando come pazzi.
    Sono ancora rintronata.
    Tu hai festeggiato con gli amici ?
    Ti auguro un buon lunedì, un buonissimo inizio di settimana.
    Un forte abbraccio. V.
    postato da Vanilla il 10/07/2006 03:11

  • Caro C.N., non è che stai veramente a Katmandu !?
    Come stai ? So per esperienza che la mancanza di sonno è devastante, spero che tu abbia recuperato, o recuperi nel fine settimana.
    Ti auguro un serenissimo sabato, dato che la mattina non posso stare al pc, lo faccio adesso.
    Oh, una precisazione, non ho pretendenti, ci sono solo alcuni lumaconi praticamente sconosciuti che tentano approcci porcini.
    Non userebbero mai la parola "elfico", sono le ultime persone a cui possa venire in mente una parola così spirituale e magica.
    Ho adorato la trilogia del Signore degli Anelli, che ho letto a 16 - 17 anni, e l'ho fatta seguire a ruota dal "Silmarillon", saga dello stesso autore, ma pressoché sconosciuta, che è una sorta di antefatto della più famosa trilogia.
    I 3 film li ho trovati stupendi, mi ci sono incantata, c'è quasi tutto quel che mi piace in un film. Però nel 3° mi sarei dilungata meno sull'estremo finale, dopo la vittoria e il ritorno a casa di Frodo e Sam: nel film risulta pesante e in proporzione è molto più lungo che nel libro; non ce n'era bisogno.
    E adesso buonanotte e buongiorno (per domani).
    Un abbraccio forte (da e/o per Katmandu)

    postato da Vanilla il 08/07/2006 01:56

  • beh... per stasera volevo augurarti una buona NON tranquilla serata....
    sarebbe onesto dire vinca il migliore ma non ci riesco, forza azzurri!!!
    ciaooo
    postato da ivy phoenix il 09/07/2006 17:01

  • La foto l'avevo promessa. L'unico che meritava lo zoom, però, l'avevo già postato! ;-)
    Baci, filo.

    postato da filo rosso il 10/07/2006 19:35

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